Natale a Manila
Natale a Manila, festa amatissima e ricca di curiose tradizioni. I riti filippini
Cristina Marconi

Cristina Marconi

Sono nata e cresciuta a Loano, in provincia di Savona e ho passato la mia infanzia tra mucche, pecore , cavalli , maiali... visto che mio padre era per il veterinario condotto della zona. Mi sono sposata in Israele con un israeliano che ha lavorato vent’anni per il suo governo. Mi sono sempre occupata di educazione: ho lavorato con bambini , ragazzi e adulti, dalle scuole materne all’Università. Insegnare è sempre stata una passione . Ho curato molti progetti, iniziative e manifestazioni per la scuola e per le istituzioni israeliane. Da tre anni e mezzo vivo a Manila.

Il Natale a Manila e in tutte le Filippine è un evento che comincia molto tempo prima del 25 di dicembre. Già in settembre, durante la stagione delle piogge, potrebbe capitarvi di arrivare all’aeroporto di Ninoy Aquino, prendere la skyway (la metropolitana sopraelevata) e vedere da lontano le sagome degli alti e moderni grattacieli di Makati (alla periferia sud della capitale), già decorati con lunghe e sottili linee di luce, che mettono in risalto il profilo degli edifici.

Natale a Manila

Nei vasti mall di Landmark, Glorietta, Greenbelts, SM Makati, SM Aura, Asia Mall (appartenenti alle antiche, facoltose e potenti famiglie di origine spagnola e cinese), troverete, generalmente all’ultimo piano, tutto ciò che vi occorre: decorazioni di ogni genere, rigorosamente Made in China.

Natale a Manila

Le lanterne, simbolo del Natale a Manila

Nei negozi Kultura, invece e per fortuna, non mancano manufatti realizzati con materiali autoctoni, provenienti dalle varie province delle Filippine che salvano l’artigianato locale.

Natale a Manila
L’interno di un negozio Kultura a Manila

Molto apprezzata è la Parol, lanterna di Natale a forma di stella, un tempo fatta con bambù e fogli di riso colorati, che illumina le case e le strade dei barangay (i quartieri) di tutto il paese. È per eccellenza uno dei simboli natalizi più amati dai filippini, tanto che all’estero le comunità hanno dato vita a famosi festival.

Nelle Filippine è molto atteso l’appuntamento annuale con il Giant Lantern Festival che si tiene il sabato precedente alla vigilia di Natale a San Fernando, nella provincia di Pampanga.

Insomma, non passerà giorno da settembre a dicembre senza che un nuovo angolo natalizio venga creato in occasione di Pasko, che in tagalog, lingua ufficiale delle Filippine, significa Natale. La parola, a noi italiani ricorda molto più Pasqua che Natale e, nonostante abbia avviato ricerche etimologiche, l’unica spiegazione al momento accordatami è che Pasko significhi semplicemente “evento”. E che evento! Un appuntamento che i filippini attendono con gioia e con lunghi mesi di preparazione, accompagnati da infinite ed “evergreen” canzoni natalizie.

Dall’organizzazione delle feste allo shopping

Nelle Filippine si stravede per il Natale, si dedicano ore ed ore per organizzare ogni cosa alla perfezione: la ricerca del salone per la festa, i giochi, gli schetch, i vestiti da sera, i trucchi, le foto e perfino i selfy.

Il traffico delle jeepney (i tipici e colorati mezzi pubblici di trasporto filippini) e dei mezzi pubblici e privati aumenta in modo spropositato negli ultimi mesi dell’anno a Manila. Pensate ai 15 milioni di abitanti dichiarati, che insieme a quelli delle province, nei weekend si muovono per iniziare lo shopping per l’acquisto dei regali. Un putiferio di gas!Natale a Manila

Molto gettonata la zona dei mercati di Divisoria e Binondo (Chinatown) dove si possono comprare merci “taroccate” a bassissimo costo. Il problema che si pone è arrivare a destinazione (occorrono circa due o tre ore per spostarvi nel traffico congestionato e pazzo di Manila) e preservare la propria incolumità, visto che si tratta di un’area non molto raccomandabile.

Le tradizioni religiose del Natale a Manila

C’è poi un Natale più intimo, quello delle case, della gente che aspetta con devozione e si prepara all’evento con grande senso religioso. Non dimentichiamo che le Filippine sono il paese asiatico con il 92% di maggioranza cattolica, con cristiani, anglicani e protestanti.

Il 16 dicembre è iniziata la Novena, qui detta Simbahan Gabi. Per nove giorni i devoti vanno alla Messa dalle 3.00 alle 5.00 del mattino e consumano la colazione insieme ai familiari e agli amici nel cortile della chiesa. Si mangia Bibingka, dolce a base di riso e Puto Bumbong, altro dolce fatto sempre di riso a vapore (qui il riso si mangia 5 volte al giorno!), condito con burro e scaglie di cocco e zucchero di canna. Tra le bevande è molto popolare la cioccolata calda o il tè al ginger.

natale a Manila
Il Puto Bumbong con burro, dolce tipico del Natale a Manila, a base di riso. Foto: Arnold Gatilao

Chi non riuscisse ad andare a messa prima della scuola o del lavoro può sempre visitare la chiesa più tardi, visto che apre le porte fino a tarda notte. Questo perché si crede che porti fortuna e sia di buon auspicio non mancare a nessuna delle nove messe che termineranno alla vigilia del Natale con la Misa de Gallo, nella quale comparirà una donna vestita da Maria che depone il Bambin Gesù nel presepio, solitamente composto da grandi statue.

Natale a Manila
Il tipico jamón de bola (letteralmente prosciutto palla)

Tra le tradizioni più interessanti del Natale a Manila c’è il Panunuluyan, una coppia che simula Giuseppe e Maria nella notte del 24 dicembre e bussa alle porte dei cittadini per chiedere ospitalità. Nel barangay la gente sa che non deve aprire, perché la coppia deve arrivare all’unica porta aperta per loro: quella della chiesa.

Finita la messa de Gallo, durante la Noche Buena (la notte di Natale), la gente torna a casa e mangia insieme cioccolata calda e spaghetti e il giorno dopo sulla tavola compaiono jamón de bola, queso de bola, (letteralmente prosciutto e formaggio “palla”) spaghetti o riso con verdure, mango, ananas e banane a volontà.

Come in Italia ci si scambia i piccoli regali giocando a Monito/Manita. Si tratta di un modo divertente per scambiarsi doni a Natale basato sull’elemento sorpresa. I pinoy (così si definisce la gente filippina) vi racconteranno che il gioco esiste da sempre ed è perciò di antica tradizione locale, tuttavia non mancano le similitudini con gli europei Kris Kringle e Secret Santa.

Esistono diverse varianti del gioco, alcune richiedono settimane di preparazione; quello più tradizionale e semplice prevede che i nomi dei partecipanti vengano messi in una scatola. A turno si estrae il nome del proprio Monito/Monita (il destinatario del regalo) che sarà rigorosamente tenuto segreto fino al momento della rivelazione. Durante il periodo di preparazione si cercherà di sapere quale regalo possa essere gradito al proprio Monito/Monita. Mentre si consegna il regalo la gente è solita cantare un ritornello.

E infine gli auguri: maligayang pasko! Buon Natale! E già si iniziano a cercare i 13 frutti tondi che secondo la tradizione locale porteranno fortuna al nuovo anno.

Foto di copertina: Brian Evans, novembre 2017

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