Italiani all'estero
Italiani all’estero: ritratti semiseri

Gli italiani all’estero sono un popolo variegato, con mille storie alle spalle, tutte interessanti e irripetibili, i cui ingredienti principali sono quasi sempre il desiderio di fare nuove esperienze, imparare una lingua, conoscere culture differenti e cercare nuove opportunità per migliorare la propria posizione economica e sociale.

Ci sono italiani all’estero “fuggiti” dall’Italia per stanchezza e rassegnazione, altri che hanno seguito un percorso di crescita professionale che li ha condotti in più di una nazione. Molti sono quelli che partono pensando di tornare e poi incrociano cammini inattesi, che li fanno restare lontani dal Paese natale. Qualcuno rientra dopo pochi mesi  o anni, qualcuno mai più.

Avere l’occasione di conversare con gli italiani all’estero, come capita spesso a noi di ItalianiOvunque.com, permette di farsi un’idea della varietà di storie e motivazioni che soggiaciono alla scelta di lasciare l’Italia per trasferirsi in un altro Paese.

Italiani all’estero che si cercano e italiani che all’estero che si nascondono

Gruppi Facebook, associazioni, blog e pagine intere dedicate ad incontrarsi, a raccontare o a raccontarsi. Sono tanti gli italiani all’estero che promuovono iniziative di aggregazione, organizzano eventi per  condividere qualche ora con gente che parla la stessa lingua e con cui si può conversare partendo da un background culturale comune.

Ci sono però anche molti connazionali che all’estero fanno di tutto per cercare di mimetizzare ogni traccia di italianità. Famiglie che preferiscono immergersi esclusivamente nella realtà locali ed evitare rapporti con altri italiani, fino al punto di non trasmettere la propria lingua madre ai figli.

Italiani all’estero: un catalogo di ritratti semiseri

Benché le tipologie di italiani all’estero in cui ci si può imbattere in un viaggio intorno al mondo siano infinite almeno quanto le personalità umane, ci siamo divertiti a riunirli in quattro macrocategorie in funzione delle caratteristiche riscontrate con maggiore frequenza. Ecco i nostri ritratti semiseri (e se doveste riconoscere in un profilo, rideteci su…)

Gli entusiasti

Italiani all'esteroC’è una particolare specie di italiano che lascia la Patria natia senza fatica, convinto che ovunque andrà, quella sarà la sua casa e poco importa se per un mese, un anno o per sempre. Gli italiani all’estero entusiasti arrivano nella nuova nazione spesso (ma non sempre) con un buon lavoro e con la voglia di esplorare. Se non conoscono la lingua, prendono lezioni o si arrangiano inventandosi un vocabolario impossibile, convinti di essere capiti. Molti si iscrivono alle associazioni di italiani e se hanno figli fanno presto amicizia con altri genitori, possibilmente italiani. Col tempo il loro entusiasmo si trasforma in affetto per il Paese adottivo, pur senza mai rinnegare la terra d’origine. Gli entusiasti amano l’Italia quanto i Paesi in cui vivono e in genere riescono a raggiungere, se non il successo, almeno una condizione sociale ed economica che li soddisfa. Per loro tutto è esperienza, tutto è vita e cercano sempre di prendere il meglio di ciò che li circonda.

Gli indifferenti

Abbiamo incontrato italiani all’estero che ci hanno rivelato di non avere particolare nostalgia della propria nazione, ma nemmeno di amare in quella in cui si sono trasferiti. Persone che sostengono di essere indifferenti al sentimento di italianità ma che allo stresso tempo difficilmente mettono radici in un nuovo paese, scelto spesso solo in base a ragioni economiche e professionali. Gli indifferenti possono non apprezzare il clima, il cibo, le tradizioni e a volte anche la gente locale, ma se la burocrazia funziona e la vita è più facile, non faticano a viverci. Per questo gruppo di persone avere nostalgia di un cappuccino ben fatto, di uno scorcio del proprio paese, o di una chiacchierata in italiano è quasi impossibile.

I rassegnati

DSC_0407Ci sono italiani convinti che in Italia niente potrà mai migliorare e che in qualsiasi altro Paese le cose funzionino meglio. Così, fanno i bagagli alla ricerca di un posto per vivere che sia all’altezza dei loro sogni. Poche volte lo trovano, perciò si rassegnano a vivere nella nuova nazione continuando a lamentarsi. Per il cibo che non è buono come quello italiano, per il clima, per la gente, per qualsiasi cosa. I rassegnati scelgono la fuga sebbene con una grande tristezza del cuore. Quelli che abbiamo incontrato difficilmente hanno costruito qualcosa di solido, perché troppo impegnati a cercare quello che non va, per concentrarsi su quello che funziona.

Gli incazzati (spesso incazzatissimi)

È il gruppo, purtroppo abbastanza nutrito, di italiani espatriati con l’odio nel cuore nei confronti dell’Italia e di tutto ciò che la rappresenta. Sono incazzatissimi, passateci il termine, e non c’è speranza che facciano pace con il Belpaese. Si tratta di persone di ogni età che ritengono tutti i connazionali “ladri e corrotti” per definizione e come tali incapaci di costruire una nazione con speranza di futuro. In genere questi soggetti utilizzano i social per sparare a zero contro tutto ciò che è italiano ed elogiano ogni minimo dettaglio della vita politica e sociale del Paese che li ospita. Qualcuno, dopo anni, chiede persino di cambiare nazionalità per disfarsi del passaporto tricolore e non mette più piede in Italia, se non per cause di forza maggiore. La rabbia è così tanta che non c’è mai discussione: l’Italia fa schifo. Punto (e va da sé che noi di ItalianiOvunque.com in genere non riscuotiamo la loro simpatia…).

Che siano entusiasti, rassegnati, indifferenti o incazzati, be’, noi agli ItalianiOvunque facciamo i nostri migliori auguri di una vita felice.

Foto copertina: Carlos Menendez San Juan 

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