Mabuhay!
Mi chiamo Cristiano e ho deciso di vivere a Manila da quasi due anni. Sono arrivato nelle Filippine per necessità, alla ricerca di un’opportunità che non riuscivo a trovare in Italia.
Le Filippine sono un paese in evoluzione, attualmente hanno spodestato l’India nel campo dei call center diventando i numeri uno al mondo in questo settore. Molte sono le aziende straniere che investono capitali affidandoli a ditte locali per la gestione dei loro customer center.
Geograficamente le Filippine sono un agglomerato di oltre settemila isole con spiagge stupende, che qualcuno considera persino migliori delle Maldive, forse per il fatto che sono più economiche e meno frequentate dai turisti.
La capitale è denominata Metro Manila (abbreviazione di Metropolitan Manila) ed è costituita da un insieme di estesissimi agglomerati urbani. Ogni quartiere prende il nome di City (ce ne sono 15 ma il loro numero varia spesso perché se ne aggiungono di nuovi) con una popolazione totale che supera gli 11 milioni di abitanti, mentre quella delle Filippine è stimata intorno ai 100 milioni di persone, facendone uno dei paesi più popolati del pianeta.
Le Filippine oggi sono il paese dei contrasti. Gli stipendi molto bassi (basti pensare che una retribuzione di 30.000 peso al mese, che equivale a 580 euro, è considerata alta) e la debolezza dell’economia ne fanno ancora un paese del Terzo Mondo. Un paese in cui il costo della vita è molto ridotto rispetto agli standard occidentali, ma nel quale non è difficile imbattersi in mall di dimensioni enormi, anche nelle città più piccole. Metro Manila possiede alcuni quartieri molto ricchi perché abitati dagli stranieri, tra i più noti il Bonifacio Global City e Makati City.
Vivere a Manila significa anche adattarsi a una cultura completamente differente dalla nostra. I filippini sono tra le popolazioni più particolari che mi è capitato di incontrare nei mie numerosi viaggi. Si tratta di gente sempre sorridente nonostante le difficoltà, molto ingegnosa e soprattutto molto educata. L’aspetto negativo della loro mentalità riguarda il concetto che hanno degli stranieri. Va detto che nelle Filippine vi è, ahimè, un alto turismo sessuale e ciò porta la gente locale a ritenere tutti i foreigners molto ricchi, quindi “corteggiabili” per ottenere prestiti, regali o favori. Avere una relazione con gli stranieri per i filippini è sempre un vanto sociale.
Gli Stati Uniti hanno un’enorme influenza sulla cultura e sullo stile di vita delle Filippine e i brand americani più noti come Pizza Hut o Burger King si trovano con frequenza. Inoltre lo sport nazionale è il basket.
La lingua ufficiale è il Tagalog ma buona parte della popolazione parla inglese. In alcune zone rurali è possibile trovare persone che parlano anche lo spagnolo. I dialetti sono innumerevoli e tutti difficilissimi… almeno per noi italiani. In due anni sono riuscito ad imparare un numero limitato di parole, quelle più frequenti e comuni per sapermi gestire da solo, oltre, ovviamente, alle parolacce… (ma queste ve le racconterò un’altra volta).
Uno dei motti che ho fatto miei in questi anni è quello di Roman Payne:
Le città sono sempre state come le persone, esse mostrano le loro diverse personalità al viaggiatore. A seconda della città e del viaggiatore, può scoccare un amore reciproco, o un’antipatia, un’amicizia o inimicizia. Solo attraverso i viaggi possiamo sapere dove c’è qualcosa che ci appartiene oppure no, dove siamo amati e dove siamo rifiutati.
Vivere a Manila, in definitiva, è un’esperienza unica e se mi seguirete proverò a farvi apprezzare la capitale delle Filippine come ho imparato ad apprezzarla io.