La vera Calabria in Baviera
Cetta De Luca

Cetta De Luca

Cetta De Luca, calabrese di Cirò Marina (Crotone), ma romana di adozione, è una editor e scrittrice con all'attivo vari romanzi. Le sue passioni sono i viaggi, la storia medievale e rinascimentale e la letteratura dell‘800 e del ‘900 italiano. Dal febbraio 2015 vive in Germania, a Passau, Baviera.

La vera Calabria esiste anche in Germania. Io l’ho trovata in una cittadina della Baviera: Wasserburg am Inn.

Wasserburg (letteralmente Borgo sull’acqua) è una sorta di penisola a forma di goccia d’acqua circondata dal fiume Inn. La chiamano la Venezia della Baviera, per il suo stile rinascimentale forse, perché qui non ci sono canali. A me ricorda, per la struttura circolare, la città di Rovigno, in Croazia, solo che qui non c’è il mare.

Una curiosità: si dice che in questa città non esista vocazione artistica, specie quella musicale, tanto che Mozart, che qui soggiornò diverse volte, disse di sentirsi come un principe. Wasserburg abbonda di chiese e ha un centro storico davvero pittoresco, pieno di viuzze, archi, portici, negozietti e ristoranti. L’avevo già detto che i tedeschi amano mangiare?

PerladiCalabriaTra i vari ristoranti ce n’è uno che, per ovvie ragioni, ha attirato la mia attenzione: Perla di Calabria (io sono calabrese di nascita).

Pensavo di trovare, come sempre, una cucina ibrida, e invece no. Lo chef (in Germania per chef non si intende il capocuoco ma il boss, il capo, il titolare), Francesco Martucci, ci tiene a precisare che nel suo ristorante si cerca di rispettare la vera tradizione italiana, con diverse concessioni alla cucina calabrese (antipasto di salsiccia piccante, nduja, provola, olive infornate, melanzane sott’olio, oppure le linguine con le sarde e i pomodori secchi, giusto per fare un esempio) rivisitata con creatività. Dice Martucci:

Qualche cliente chiede il cosiddetto extra tipicamente tedesco (più aglio, più panna…), e noi lo concediamo, perché il cliente ha sempre ragione. Ma, negli anni, ho educato gli avventori a capire la vera cucina italiana.

Francesco mi racconta che è arrivato qui da Umbriatico ben 29 anni fa, da ragazzo. Per i primi nove anni si è adattato a fare di tutto, dal cameriere al pizzaiolo, appoggiandosi agli italiani che già vivevano in Germania, e ha imparato il mestiere. Poi ha conosciuto la sua splendida moglie croata, Nafa, e vent’anni fa ha deciso di mettersi in proprio con il suo ristorante.

Ma dove trovi gli ingredienti giusti per i tuoi piatti?

Io mi fornisco a Monaco di Baviera, da Hamberger, dove si trova davvero di tutto. Poi c’è qualche fornitore che porta alcuni prodotti direttamente dall’Italia, però farebbe comodo un negozio dove trovare le materie prime originali tutte insieme, quelle regionali che tanto mancano. Dici che se aprissi un market così avrebbe successo in Baviera?

Può darsi – gli rispondo – intanto ho comunque ho suggerito a Francesco di iscriversi a ItalianiOvunque.com e di visitare lo store online…

Ma cosa ti manca di più dell’Italia, e ogni quanto ci torni?

Mi manca la mentalità

Devo essere sincera, questa risposta mi ha spiazzata, perché in genere è proprio di questa che gli italiani emigrati si lamentano. Indago.

Mi manca la mentalità dell’accoglienza, il calore, il senso di appartenenza. E poi il clima, il sole, i profumi. Torno a Umbriatico una volta l’anno, e per prima cosa mi abbuffo di friselle col pomodoro e l’origano di Perticaro…” [L’origano di Perticaro è forse l’origano più profumato che io abbia mai sentito, da provare almeno una volta nella vita – ndr].

Ancora adesso, come quando ero ragazzo, ogni volta che arrivo a pochi chilometri da casa (è sempre casa…), piango per l’emozione, come allora, quando ancora c’erano i miei genitori. E piango anche quando riparto, perché non si sa mai se la prossima volta mancherà qualcuno. Però torno in Germania volentieri, per i miei figli e il loro futuro soprattutto. L’Italia non offre più niente ai nostri giovani.

FrancescoMentre mi gusto uno straordinario piatto di spaghetti con le cime di rapa, pancetta e sarde piccanti, ho tempo ancora per un’ultima domanda.

Chi sono i tuoi clienti abituali e quanto spendono in media?

Principalmente tedeschi locali. Poi molti turisti, austriaci, svizzeri e, sembrerà strano, pochi italiani. La spesa media è di 18/20 € compresa una bevanda, però c’è anche chi lascia sul tavolo 50€ a testa senza pensarci.

Io suggerisco, per chi è di passaggio a Wasserburg, di farsi un bel giro per il centro storico e, dopo lo shopping, di fermarsi alla Perla di Calabria. Chiedete di Franco, e dite che vi ho mandato io…

Perla di Calabria – Schustergasse, 17 – Wasserburg am Inn.  Aperto tutti i giorni a pranzo e cena, escluso il mercoledì in bassa stagione.

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