Giornalista milanese, co-fondatrice di ItalianiOvunque.com. Si è sempre occupata di temi economici, sociali e culturali e ha condotto trasmissioni televisive su emittenti private. Dal 1999 risiede in Spagna, a Barcellona, dove per alcuni anni ha fondato e diretto la rivista a diffusione nazionale "Ekò", specializzata nella new economy. Nel 2012 ha creato Leultime20.it, sito dedicato ai temi letterari e culturali. Dal 2018 organizza e presenta l'evento di storytelling motivazionale Leadership Arena con grandi personaggi italiani e spagnoli. Leggere, viaggiare e fare sport sono le sue grandi passioni (dopo i suoi due figli).
23.11.16
Ci sono persone che regalano buonumore con una stretta di mano. Mirko Scaletti, quarantottenne, originario della provincia di Varese, è una di quelle. Dal 2003 vive a Barcellona con la famiglia (moglie francese e due figlie adolescenti), città nella quale da gennaio del 2015 è Direttore Generale di Panasonic per la Spagna e il Portogallo.
Un ruolo importante, raggiunto dopo diciotto anni di lavoro nel marketing, prima per Whirlpool in Italia, poi in Germania, a Stoccarda, e quindi nella capitale catalana, dove è felice di vivere per l’alto livello di qualità della vita, garantito da un clima eccellente e da servizi all’altezza di una grande capitale, ma senza le dimensioni caotiche di una metropoli.
Mirko Scaletti, direttore generale di Panasonic in Spagna e Portogallo con la moglie, Anne Sophie Perdreau
Per Mirko Scaletti anche l’effervescenza culturale di Barcellona, in crescita negli ultimi anni, contribuisce al piacere di risiedere in città:
La vita sociale e culturale a Barcellona è appagante, l’offerta è varia e completa e si possono conoscere persone di ogni nazionalità. Barcellona è una città cosmopolita e gli italiani siamo davvero tanti, sebbene la città sia ancora poco proiettata a supportare gli stranieri.
La facilità nello stabilire relazioni sociali e il desiderio di creare una comunità sempre più unita di espatriati italiani, hanno portato Mirko Scaletti a impegnarsi nella gestione della Casa degli Italiani di Barcellona, la più antica associazione di italiani all’estero ancora in attività, della quale, oggi, il manager è consigliere.
Appassionato di pesca, Mirko Scaletti a Barcellona sembra aver trovato la città ideale, nonostante alcuni problemi come inquinamento e rumore, che il manager ritiene richiedano soluzioni urgenti.
Viviamo in una casa da cui si vede il mare, un altro dei punti di forza di Barcellona. Quando posso, la domenica mattina, prendo la mia barca ed esco a pescare, da solo o con qualche amico. In estate, spesso, vengono con me mia moglie e le mie figlie, che ne approfittano per prendere il sole e fare il bagno. È un privilegio che in poche altre grandi città ci si potrebbe permettere, ma la presenza del mare non impedisce a Barcellona di avere gravi problemi di contaminazione dell’aria.
Il porto Olimpico di Barcellona
Negli ultimi due anni Mirko Scaletti ha moltiplicato le sue visite in Giappone, patria di Panasonic, spesso con soggiorni di più settimane che gli hanno permesso di avvicinarsi a una cultura completamente differente da quella europea. Ma la sua esperienza di vita lo porta a confrontare più facilmente le due realtà che meglio conosce, quella tedesca e quella spagnola:
La Germania offre di certo una situazione lavorativa e contratti di lavoro molto più “sani” rispetto alla Spagna, anche se un italiano, per questioni caratteriali e culturali si sentirà sempre più “a casa” a Barcellona piuttosto che a Stoccarda.
Laureato in Statistica alla statale di Milano, Mirko Scaletti consiglia ai giovani in cerca di una carriera da manager nelle grandi multinazionali di andare all’estero a fare esperienza e di imparare le lingue:
È importante dedicarsi a fondo alla azienda, senza risparmiarsi mai e garantire la massima flessibilità, sia geografica che sul tipo di lavoro da svolgere, perché avere una conoscenza “globale” delle attività della compagnia apre moltissime porte, tanto in azienda, quanto nella mente di chi lo fa.
Quando si domanda a Mirko Scaletti quali sono gli aspetti che ama di più e di meno del suo lavoro non ha dubbi:
La cosa più bella e motivante è poter stabilire e sviluppare la strategia dell’azienda, parlare con i clienti per capire, e possibilmente riuscire a soddisfare, le loro necessità. Gli aspetti più pesanti sono senz’altro lo stress costante e le innumerevoli ore di lavoro, inevitabili in una posizione come questa.