Maria Rosaria Caracciolo di Torchiarolo è una forza della natura, con una biografia di quelle che vanno raccontate.
La incontro a un evento della Casa degli italiani di Barcellona, città in cui vive da quasi tre anni. L’avevo già vista in altre occasioni, d’altronde con quel taglio di capelli sbarazzino e il sorriso sempre acceso è difficile che passi inosservata, ma non conoscevo il suo nome, né la sua storia. Lei si infila in una foto che sto scattando e, angelicamente, dice: “Me la mandi?”.
Ci presentiamo e scopro così di avere appena stretto la mano a una delle talent scout di giovani attori più affermate in Italia, ma soprattutto a una donna dalla personalità straordinaria.
Dalla sua Caracciolo Management & Production, agenzia di spettacolo specializzata nei bambini e ragazzi con talento artistico, sono usciti nomi di rilevo del panorama cinematografico italiano come Cristiana Capotondi, Primo Reggiani e Alessandra Mastronardi, e sono tanti i piccoli attori che hanno trovato un ruolo nelle serie televisive più note di questi anni (I Cesaroni o Un medico in famiglia per citarne solo alcune).
Un’attività, quella di Maria Rosaria Caracciolo di Torchiarolo, nata da una grande capacità di sognare in anni in cui, per le donne, la strada verso l’emancipazione e il successo era molto più impervia di oggi. Ma andiamo per ordine…
Una nobile ribelle
Maria Rosaria Caracciolo di Torchiarolo, discendente di una delle famiglie nobili più antiche d’Italia, nasce a Napoli nel 1945, ma già da ragazzina appare chiaro che il suo futuro non sarà quello desiderato dai genitori, che l’avrebbero voluta avvocato. Racconta la protagonista:
Ho cominciato a sognare di trasferirmi a Roma e di lavorare nel cinema dopo aver incontrato il grande Vittorio De Sica, grazie a mio fratello, che per un periodo era stato fidanzato con l’attrice Eleonora Brown. Dopo molte insistenze riuscii a convincere i miei a mandarmi a studiare lingue in un collegio della capitale, dove viveva un padrino di mia madre. Ma la strada era ancora lunga.
Terminato il liceo, Maria Rosaria torna a Napoli e poco dopo si lega sentimentalmente a un uomo che la fa vivere nel lusso e la rende tre volte madre in pochi anni. Una scelta coraggiosa in un’epoca in cui i figli fuori dal matrimonio sono visti come una scandalosa eccezione.
Ma a Maria Rosaria Caracciolo di Torchiarolo la vita di madre e nobildonna va stretta, il richiamo romano è potente e così, a soli 23 anni, fa le valigie, lascia il compagno e con i suoi tre bambini si trasferisce di nuovo nella capitale.
Sono stati momenti durissimi. A Roma avevo tante amiche, ma pochissimi soldi. Per mantenere me e i bambini ho fatto di tutto. Ho trovato lavoro in un pub e ho fatto anche la pony express. Poi, finalmente, dopo anni di sacrifici, con i soldi che avevo messo via e qualche contatto, ho aperto la mia agenzia per attori e ho messo piede per la prima volta a Cinecittà.
Maria Rosaria, che nel frattempo ha un quarto figlio da una nuova relazione destinata a non durare, scopre presto di avere “fiuto” per il talento, presenzia a tutti casting della sua agenzia e seleziona personalmente tutti gli attori. La svolta arriva nel 1989 con il film di Marco Risi, Mery per sempre. Racconta la manager:
Dopo il grande successo del film, il giovane protagonista, l’attore transessuale Alessandro di Sanzo, oggi Alessandra, mi ringraziò pubblicamente per l’opportunità durante un’intervista televisiva. A quel punto cominciarono ad aprirsi molte più porte.
Un marito di più giovane di diciott’anni
Mentre il lavoro decolla, Maria Rosa Caracciolo di Torchiarolo nel 1989 sposa l’amore della sua vita, il campione di scherma argentino Guglielmo Mario Pricolo, di diciotto anni più giovane di lei, conosciuto qualche anno prima a causa di alcuni ragazzini che dovevano partecipare a un casting, ma che il maestro di scherma non lasciava liberi a causa di allenamenti e competizioni.
Ero arrabbiatissima e andai personalmente al palazzetto dove si svolgevano le gare. Chiesi chi era il maestro per dirgliene quattro. Mi indicarono Guglielmo e vidi un ragazzetto timido e giovanissimo, non avevo idea che fosse un campione. Guglielmo era nel nostro Paese per allenarsi e intanto dava lezioni ai ragazzini. Lui aveva poco più di vent’anni, io superavo i quaranta. Andai a parlargli e diventammo grandi amici. Dopo qualche tempo l’amicizia si trasformò in una splendida storia d’amore.
Ancora una volta anticonformista e in anticipo sui tempi, Maria Rosaria Caracciolo di Torchiarolo non solo non bada alla differenza di età, ma con il giovane marito adotta anche un bambino, il suo quinto figlio.
La famiglia va a vivere a Buenos Aires, dove resta tre anni, ma gli impegni italiani obbligano la manager a continui viaggi che le rendono la vita difficile e che la spingono a tornare in Europa.
Scegliemmo di vivere a Valencia perché la cultura e la lingua spagnola mi sono sempre piaciute e per una famiglia con bambini era un posto ideale. Ci restammo tre anni per poi tornare a Roma.
Intanto, la sua carriera di talent scout procede senza sosta e nel novantadue la regista Lina Wertmüller si rivolge a lei per trovare i quindici bambini protagonisti del noto film Io speriamo che me la cavo.
Per l’agenzia è un ulteriore successo che porta l’imprenditrice napoletana e il marito, che nel frattempo ha lasciato la scherma per lavorare con Maria Rosaria, a creare la Caracciolo Junior Musical School, un’accademia unica nel suo genere, che prepara a bambini e ragazzi a lavorare nel mondo dello spettacolo e del musical in particolare, con sede a Roma e a Salerno.
Maria Rosaria Caracciolo di Torchiarolo, una firma che punta a Barcellona
Nonostante le grandi soddisfazioni professionali, si intuisce che la vita di questa donna, energica e sempre sorridente, non deve essere stata tutta in discesa.
È lei stessa ad ammettere che le complicazioni, specie quelle familiari, non sono mancate, ma una grande fede, unita a un’enorme capacità di sognare l’hanno aiutata a superare ostacoli e momenti bui. Una filosofia di vita che Maria Rosaria Caracciolo di Torchiarolo riassume con queste parole:
Credo che nella vita sia importante trasmettere amore in ogni situazione e mantenere il sorriso nel dolore. Io resterò bambina sempre ed è anche per questo che mi piace lavorare con i giovani. Questo atteggiamento mi ha sempre permesso di tornare da vincente nei posti in cui ho pianto e sofferto tanto.
Le sfide per Maria Rosaria Caracciolo di Torchiarolo sembrano non finire mai. Stanca del caos romano, tre anni fa si trasferisce a Barcellona, una città che trova rilassante perché le permette di godere del sole e del mare e di spazi più a misura d’uomo, ma questo non significa che abbia deciso di “andare in pensione”, visto che quasi tutte le settimane prende un aereo per Roma per gestire i suoi affari nella capitale. A un’età in cui molte donne scelgono di allentare i ritmi di vita, lei continua a sognare nuovi traguardi:
Ho ancora molti progetti da realizzare e vorrei replicare il modello della nostra Accademia anche qui a Barcellona. Per il momento sto valutando le opzioni possibili perché quando mi muovo voglio fare le cose in grande e per bene.
AGGIORNAMENTO 1 MAGGIO 2018:
A coronamento di una vita e di un cammino professionale ricco di successi, Maria Rosaria Caracciolo sabato 30 aprile 2018, nel corso del Gran Premio Internazionale di Venezia, che premia le eccellenze italiane in tutte le sue forme, ha ricevuto la Targa del Leone D’oro alla carriera.
Un riconoscimento per una vita di dedizione al proprio lavoro, che ItalianiOvunque.com è molto fiera di aver raccontato. Profili come quello di Maria Rosaria Caracciolo sono un esempio concreto della capacità del nostro Paese di produrre e diffondere eccellenza nel mondo.