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Network marketing: la regina del business è una mamma italiana e vive a Dubai. Dalla disperazione al successo, la sua storia di riscatto
Patrizia La Daga

Patrizia La Daga

Giornalista milanese, co-fondatrice di ItalianiOvunque.com. Si è sempre occupata di temi economici, sociali e culturali e ha condotto trasmissioni televisive su emittenti private. Dal 1999 risiede in Spagna, a Barcellona, dove per alcuni anni ha fondato e diretto la rivista a diffusione nazionale "Ekò", specializzata nella new economy. Nel 2012 ha creato Leultime20.it, sito dedicato ai temi letterari e culturali. Dal 2018 organizza e presenta l'evento di storytelling motivazionale Leadership Arena con grandi personaggi italiani e spagnoli. Leggere, viaggiare e fare sport sono le sue grandi passioni (dopo i suoi due figli).

Ci sono storie di vita che sembrano favole. E quando ce le raccontano tendiamo a non crederci. Quella di Stefania Lo Gatto, numero uno in Europa della potente multinazionale del network marketing Jeunesse, potrebbe essere uscita dalla penna di uno scrittore. Invece, è realtà. Come lo sono le cifre milionarie che riesce a guadagnare con il suo lavoro e le oltre 90 mila persone di 74 paesi che fanno parte della sua rete internazionale.

Stefania Lo Gatto, nata a Milano e da due anni residente a Dubai, oggi è Diamond Director di Jeunesse in Europa, la carica più alta nel nostro continente di questa azienda americana che distribuisce prodotti cosmetici attraverso il sistema del network marketing. Un ruolo che le garantisce guadagni impressionanti.

Eppure, fino al 2013, nel curriculum di questa professionista, che oggi gestisce il lavoro di migliaia di persone, c’erano esperienze soltanto da… mamma.

Dalla dolce vita al tracollo

L’infanzia e la gioventù di Stefania Lo Gatto trascorrono all’insegna del benessere e della serenità; studia in una scuola svizzera, si laurea in Business Communication all’American International University di Los Angeles e si sposa presto con un ex-compagno di scuola, con il quale si trasferisce prima a New York e poi a Miami, dove nasce il loro primo figlio.

Poco tempo dopo, la carriera professionale del marito obbliga la coppia a trasferirsi a Oxford e quindi a Cascais, in Portogallo. Nel frattempo, la famiglia si è allargata con altri due bambini che riempiono tutte le giornate di Stefania Lo Gatto.

La vita della futura networker, in quel periodo, è molto agiata. Case di lusso, viaggi e frequentazioni altolocate, ma anche molta solitudine, dovuta alle frequenti assenze del consorte e a una crisi matrimoniale che si fa ogni giorno più evidente. Della coppia invidiata da tutti e della vita all’insegna della ricchezza, da lì a breve, non resterà che il ricordo.

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Stefania Lo Gatto con i suoi tre figli
L’incontro con il network marketing

Nel 2013 la coppia divorzia e Stefania Lo Gatto si ritrova sola, con tre bambini, una grande fede e pochissime risorse. I gravi problemi finanziari dell’ex-marito non le permettono di mantenere lo stile di vita a cui era abituata e la obbligano a trasferirsi in un appartamento di una sola camera ad Estoril. Qui, per la prima volta in vita sua, si mette alla ricerca di un lavoro. Racconta la protagonista:

Il mio curriculum era vuoto, avevo una laurea, ma non avevo una professione né esperienza, perciò inizialmente l’unica cosa che riuscii a trovare fu un posto come receptionist nel centro estetico di amici, che per anni avevo frequentato come cliente. Guadagnavo 900 euro al mese e mi rendevo conto che quei soldi, prima, li potevo spendere per un paio di scarpe. Ero stata una ragazza fortunata e forse un po’ snob. I miei genitori mi passavano del denaro, ma non era mai abbastanza con tre bambini da mantenere. La disperazione e l’assenza di alternative mi fecero incontrare il network marketing, la mia grande fortuna.

Invitata da un’amica a partecipare a una riunione di Jeunesse, Stefania Lo Gatto rifiuta per vari mesi, spaventata da un’attività che non ritene nobile, né con possibilità di futuro. Spiega lei stessa:

Mi immaginavo di dover vendere “cremine” porta a porta e non ne volevo assolutamente sapere. Dopo mesi di resistenze mi sono lasciata convincere, perché la mia amica mi disse che non avrei dovuto vendere nulla, ma che i prodotti erano davvero buoni e che valeva la pena di provarli. Lei aveva una pelle magnifica e io dopo il fallimento del mio matrimonio avevo bisogno di sentirmi bella, perciò  accettai. 

La riunione cambia la vita di Stefania Lo Gatto in modo drastico. Continua la protagonista:

Una persona spiegò il business e, sebbene il piano compensi non mi fosse molto chiaro, capii un concetto fondamentale: condividendo un’esperienza che mi piace (cosa che già facevo spesso con gli amici, suggerendo un ristorante, il parrucchiere, etc…) sarei stata retribuita a vita come “ambasciatrice” del brand. Vendere non era obbligatorio, perciò decisi di provarci. 

Un’opportunità che cambia la vita

La nuova esistenza di Stefania Lo Gatto inizia con un iPad, comprato con i soldi guadagnati da uno dei suoi bambini come attore di spot pubblicitari, e qualche amica a cui presentare i prodotti. Racconta la networker:

Dopo un training di formazione ho cominciato a fare presentazioni senza sosta, anche otto al giorno. Nel frattempo Jeunesse stava aprendo il mercato italiano e nella settimana in cui il mio ex-marito teneva i bambini cominciai ad andare a Milano, dove affittavo una sala di un noto hotel per le mie presentazioni. Tra viaggio e soggiorno risultava un investimento costosissimo, ma dovevo dimostrare che l’attività era una cosa seria. In quel periodo avevo tutti contro, compresi i miei genitori. Nessuno credeva in quello che stavo facendo.

I primi tempi il business non sembra mantenere le promesse, le persone vanno e vengono i guadagni sono scarsi, ma Stefania Lo Gatto tiene duro:

Gli inizi sono stati durissimi, nessuno mi prendeva sul serio. Io, bionda e minuta, ero vista come una specie di Barbie e in più, chi mi conosceva, sapeva che avevo sempre fatto solo la mamma, quindi dubitava delle mie capacità professionali. Nel network marketing nessuno ti regala niente ed è molto più difficile trovare le prime dieci persone con cui lavorare che arrivare a duecento. 

Oggi, a soli quattro anni di distanza, Stefania Lo Gatto è considerata la regina del network marketing di Jeunesse in Europa e il suo stile di vita è cambiato radicalmente. Nel gruppo ha incontrato il suo nuovo marito, Danien Feier, tedesco residente a Dubai, con il quale ha sviluppato il mercato dell’emirato.

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Stefania Lo Gatto con il secondo marito, Danien Feier. La coppia vive a Dubai e lavora insieme nella compagnia di network marketing Jeunesse

A Dubai i vantaggi fiscali sono importanti, le scuole di livello, le cose da fare infinite e la sicurezza eccezionale. Come mamma di tre ragazzi mi sento tranquilla e, come professionista del network marketing, Dubai è un mercato strategico: qui c’è gente di oltre 30 nazionalità diverse. È un ponte di lancio incredibile per arrivare ovunque. Oggi, comunque, la mia attività mi porta almeno una volta al mese in Italia, oltre ai numerosi viaggi premio che Jeunesse organizza nelle località più belle del mondo.

Tre domande per chi vuole cogliere l’opportunità del network marketing

Parlare con Stefania Lo Gatto significa confrontarsi con una professionista sicura di se stessa, dotata di un’oratoria eccezionale e di un’energia contagiosa. Qualità che indubbiamente l’hanno aiutata ad ottenere risultati così importanti.

Per saperne di più sulle opportunità che offre il network marketing le abbiamo chiesto di rispondere a tre domande dedicate al settore, ma i lettori che fossero interessati ad avere informazioni dettagliate possono scrivere una mail a: infojeunessetop@gmail.com

1.Ancora oggi il network marketing in Italia e non solo, suscita dubbi e sospetti. Perché credi ci siano tante resistenze e che cosa rispondi ai critici?

Io capisco chi ci critica perché negli anni ci sono stati tanti inganni. Ci sono due fattori che hanno rovinato l’immagine del network marketing: le cosiddette piramidi e il fatto che sia un’attività accessibile a chiunque. Ci sono persone poco oneste, bugiarde o incapaci, che purtroppo hanno “bruciato” l’immagine dell’intero settore. Ma oggi la realtà è che il posto fisso ha i giorni contati. Il network marketing è il futuro. Già Bill Clinton nel 2015 consigliava agli americani di fare network marketing per sostenere l’economia americana. 

2.Quali sono le doti indispensabili per avere successo nel network marketing?

Prima di tutto una “mente imprenditoriale”. Io, benché non avessi mai lavorato, ero sempre stata circondata da imprenditori e sapevo che prima di raccogliere bisogna seminare. Il network marketing non è un lavoro in cui se stai in ufficio otto ore poi vieni retribuito a fine mese. Al contrario, è un’attività in cui per i primi tempi puoi anche non guadagnare, ma poi la ricompensa arriva e cresce in modo esponenziale. Occorre anche una “mente milionaria”, che non si ponga limiti e non abbia paura di avere successo. E infine molta energia e positività.

3.Quale consiglio puoi dare a chi desidera cominciare questa attività?

È importante scegliere un’azienda solida, che sia sul mercato da almeno tre anni e che abbia prodotti validi, che vanno prima provati personalmente. I networker siamo tutti consumatori prima ancora che venditori e questo è un grande punto di forza. Io sogno che anche in Europa sempre più persone capiscano e colgano questa grande opportunità e mi piace l’idea di poter aiutare soprattutto le donne, specie quelle che come me hanno una storia tormentata alle spalle, ad avere successo. Perché in questo lavoro tutti hanno una possibilità.

 

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