fintech
Fintech: le soluzioni che aiutano gli italiani all’estero. Tutto quello che c’è da sapere sull’innovazione nei servizi finanziari
Fabrizio Villani

Fabrizio Villani

Laureato in gestione dell'ambiente e delle risorse naturali con focus sulla energia ad Amsterdam. Vive da più di tre anni a Barcellona dove ha lavorato in diverse startup digitali operanti in ambito fintech.

Fintech o financial technology, che in italiano si potrebbe tradurre in modo non letterale con “servizi finanziari innovativi”, è un settore che se vivete nel Regno Unito o anche in Spagna potreste già conoscere in modo approfondito, ma che per chi legge dall’Italia  potrebbe suonare come nuovo e sconosciuto.

Qualcuno si chiederà se ci fosse realmente bisogno di servizi finanziari innovativi, visto che già ci sono tanti problemi e scandali con quelli tradizionali, ma la realtà è che questi servizi fintech nascono proprio con lo scopo di essere meno dipendenti dai servizi finanziari tradizionali, offerti tradizionalmente da banche, assicurazioni e broker e di provare alternative valide, digitali e che nella maggior parte dei casi permettono attraverso una struttura di costi più snella anche di risparmiare.

I cinque campi di applicazione delle imprese fintech

Le imprese fintech operano in diversi mercati, i più famosi sono sicuramente quelli dei servizi di prestito peer-to-peer (ovvero tra persone) e delle applicazioni che permettono di gestire le nostre finanze e disporre pagamenti direttamente dal cellulare.

Qui di seguito un breve elenco di come le soluzioni fintech possono aiutare gli espatriati:

  1. Trasferimento di valuta basato sulla tecnologia

Gli espatriati di lunga data si saranno spesso affidati a broker che operavano nel cambio valuta per trasferire i propri soldi in Italia o in altri paesi con conseguente pagamento di alte e non sempre chiare commissioni di servizio (basti pensare allo spread dal tasso di cambio ufficiale in tempo reale che cambia ogni secondo).

Al giorno d’oggi, i “nuovi espatriati”, molto più a loro agio con la tecnologia, è probabile che usino servizi come quelli offerti da Transferwise e CurrencyFair che permettono di abbattere le pesanti commissioni sui servizi applicate dagli attori finanziari tradizionali.

fintech

Gli espatriati che acquistano una casa all’estero o trasferiscono i loro stipendi in un altro stato possono pagare meno commissioni attraverso servizi digitali che disintermediano il settore bancario e finanziario. Con disintermediazione si intendono tutti quei processi di rimozione della figura dell’intermediario, ossia colui che ha la funzione di intercedere tra due o più attori sociali per facilitarne solitamente il raggiungimento di un accordo dietro la richiesta di una commissione.

Mentre Transferwise e CurrencyFair si occupano dei consumatori finali, CurrencyCloud offre un servizio simile per le imprese permettendo di effettuare pagamenti internazionali a più di 212 paesi in tutto il mondo e con tempi molto brevi solitamente 1-3 giorni, permettendo di convertire oltre 40 valute e fornendo ai clienti l’accesso a report e allo stato dei pagamenti in tempo reale.

  1. Consulenza finanziaria a basso costo

Le consulenze in ambito finanziario e di investimento vengono automatizzate per permettere agli investitori di avere servizi on-the-go. Alcuni esempi sono rappresentati da roboadvisor come Betterment, Wealthfront e Personal Capital. Gli investitori possono aprire un conto tramite i loro telefoni cellulari e ottenere un portafoglio di investimenti su misura. Grazie all’utilizzo di algoritmi e intelligenza artificiale, non sono dei consulenti finanziari in carne e ossa che gestiscono i portafogli dei clienti e i loro conti, ma dei software che permettono un risparmio sulle spese di gestione annuale dei portafogli. L’intelligenza artificiale sta invadendo sempre di più il mondo finanziario permettendo di offrire raccomandazioni sempre più personalizzate e su misura, in questo modo gli espatriati quando cercano un prodotto di risparmio o un prodotto assicurativo possono ottenere consigli e suggerimenti direttamente dallo schermo del loro telefonino.

  1. Accesso efficiente a prestiti creditizi e peer-to-peer

Le imprese fintech offrono delle alternative ai canali tradizionali di accesso al credito per startup e piccole e medie imprese (PMI). MarketInvoice con focus soprattutto sul Regno Unito e Workinvoice.it per l’Italia, permettono alle PMI di anticipare fatture nel giro di 24 ore attraverso una piattaforma online e utilizzando un proprio sistema di valutazione del merito creditizio, consentendo in questo modo ai clienti di ottenere del credito ulteriore nel minor tempo possibile.

SocietyOne è una delle piattaforme di prestito peer-to-peer più popolari oggi. Connette singoli mutuatari e investitori utilizzando un modello efficiente. In questo modo gli expats possono accedere a una nuova fonte di finanziamento per i propri progetti imprenditoriali.

  1. Pagamenti semplificati in tutto il mondo

Per la prestigiosa rivista americana Forbes, Tipalti è una delle fintech più promettenti degli ultimi anni. È una piattaforma che opera nel B2B e aiuta le aziende nelle operazioni di pagamento ai fornitori. Tipalti assicura che ogni transazione internazionale sia conforme alle normative. Utilizzando questa piattaforma le imprese possono semplificare i loro processi di back-end attraverso l’elaborazione automatica dei pagamenti e la riconciliazione.

In America Latina, AstroPay sta guadagnando popolarità per la sua soluzione di carte di pagamento che riducono le frodi. La sua carta virtuale prepagata può essere utilizzata per pagare centinaia di commercianti online con vari metodi di pagamento. Gli expats possono pagare le loro fatture nella valuta locale del paese di origine tramite un bonifico bancario, un deposito in contanti o un’operazione di addebito.

FINTECH

Imprese come Stripe, contribuiscono a creare un sistema di pagamento standardizzato in modo che gli imprenditori expat e i negozianti on-line siano in grado di accettare pagamenti multivaluta da molti paesi. Questo aiuta a costruire una nuova generazione di nomadi globali, nuovi espatriati con spirito imprenditoriale che possono avviare le proprie aziende all’estero quando la casa non è il perfetto luogo dove avviare una nuova attività.

  1. Programmi innovativi di ricompense globali

Le imprese fintech stanno reinventando anche i programmi di ricompense che le imprese offrono ai loro fedeli clienti. Agli expats che regolarmente viaggiano per affari sono offerte migliaia di attraenti ricompense in base alle miglia e ai punti accumulati sulle loro prenotazioni in hotel per esempio.

LevelUp personalizza vari programmi di ricompensa per soddisfare le esigenze uniche di ogni azienda con uno speciale focus sul settore della ristorazione. Permette di collegare clienti affamati con ristoranti professionali che offrono sconti e offerte speciali ai loro clienti attraverso questa app. Potenzialmente molto utile a tutti gli italiani che gestiscono un’attività di ristorazione all’estero portando in giro per il mondo la nostra cultura ed eccellenza culinaria.

La presenza di imprese fintech sta diventando sempre più importante in varie parti del mondo. Attualmente, le città principali di questa promettente industria sono New York, San Francisco, Londra, Berlino e Barcellona. La crescente domanda, in particolare tra i giovani espatriati, porta le startup anche nei mercati emergenti in Africa, Asia e America Latina. Gli expats non solo possono lavorare su progetti o in startup che stanno rivoluzionando il settore dei servizi finanziari, ma possono anche ottenere un vantaggio diretto derivante dall’utilizzo di queste soluzioni nella loro vita quotidiana di professionisti italiani all’estero.

 

ALTRI ARTICOLI