Nell’autunno dello 2016, Luca Longo, insieme a una manciata di colleghi, ha ricevuto a Dublino, dove vive da anni, il National Teaching Hero, un premio che ogni anno gli studenti irlandesi attribuiscono ai migliori professori universitari del Paese. Unico italiano ad aver ricevuto questo riconoscimento, Luca Longo, trentacinquenne di Varese, per qualche tempo ha visto rimbalzare il suo nome sulle pagine dei media.
Terminato il clamore mediatico, il giovane ricercatore è tornato al suo lavoro a Dublino, dove lo abbiamo contattato per per capire che cosa avesse convinto gli studenti irlandesi a votare per lui e soprattutto per sapere se dopo la vittoria, la sua vita di expat fosse cambiata. L’incontro ci ha rivelato una sorprendente storia di eccellenza italiana, di quelle di cui andare orgogliosi.
Cervello italiano al servizio dell’Intelligenza Artificiale
Luca Longo ha un curriculum brillantissimo che rivela la sua determinazione: laurea e master in informatica, un diploma post-laurea in statistica, un master in informatica clinica, un dottorato di ricerca in intelligenza artificiale e, come se non bastasse, un diploma post-laurea in pedagogia. Tutti titoli conquistati a suon di borse di studio e duro lavoro, come spiega lui stesso:
Qui a Dublino il sistema è decisamente più meritocratico rispetto all’Italia. I raccomandati sono davvero pochi e qualche volta ci prendono in giro perché noi in Italia siamo tutti “dottori”. In Irlanda hanno chiaro che lo sei solo se hai un PhD.
Oggi Luca Longo è Professore al Dublin Institute of Technology e membro del Centro di Ricerca in Intelligenza Applicata, oltre che associato all’ ADAPT center (Centro globale d’eccellenza per contenuti digitali e innovazione media) e al Centro di ricerca di sistemi innovativi umani al Trinity College Dublin.
I suoi sforzi come ricercatore lo stanno portando a risultati importanti, tanto che lo scorso maggio è stato invitato come speaker al TedxVicenza, una delle tappe italiane delle note conferenze nate negli Stati Uniti molti anni fa.

Tema della conferenza, intitolata Vis-à-vision, era il futuro e i cambiamenti che comporteranno le nuove tecnologie sulla nostra esistenza. Eccellente oratore ed esperto nei temi che riguardano il rapporto macchine-umani, Luca Longo ha intrattenuto il pubblico raccontando la storia dell’intelligenza artificiale e le sue prospettive per il futuro (sopra a queste righe il video con l’intero intervento).
Dublino, gli studenti e le opportunità di carriera secondo Luca Longo
La capacità di mettere a loro agio gli studenti, cercando di creare un clima rilassato e di coinvolgerli tramite il ricorso frequente allo storytelling, sono tra le motivazioni che hanno valso il premio Teaching Hero al ricercatore varesino, che oggi dedica meno ore all’insegnamento e più alla ricerca e alle conferenze scientifiche (nella nostra ultima conversazione si trovava a Mumbai, in India). Tra gli aneddoti che lo riguardano, quello relativo alla sua predilezione per tenere le sue lezioni al bar. Spiega il giovane professore:
In realtà è accaduto soltanto una sola volta, ma alla giornalista la cosa era piaciuta e ne ha fatto il titolo del suo articolo. Era sabato pomeriggio, il portiere doveva chiudere la facoltà e io non avevo ancora terminato. Così ho ho detto ai ragazzi che sarei andato a prendere qualcosa al bar e che se qualcuno era interessato avrei potuto terminare lì. Sono venuti tutti.
Vivere a Dublino, sostiene Luca Longo, che torna in Italia un paio di volte all’anno a visitare famiglia e amici, ha più vantaggi che lati negativi:
A parte il clima, per il resto vivere a Dublino non è affatto male. È una città giovane e cosmopolita, non c’è discriminazione e si sentono parlare tutte le lingue. La cultura irlandese è piuttosto “festaiola”, ci sono più pub che farmacie…
Anche sul piano professionale a Dublino le cose sembrano funzionare egregiamente:
C’è tanta competizione ed è importante avere un ottimo CV, però le opportunità non mancano. La città è in costante crescita, per via della tassazione favorevole sono tantissime le aziende tecnologiche che hanno sede qui e gli stipendi sono fra i più alti in Europa.