Il colletto vi soffoca? C’è l’estensore per camicie di Patrizia Casubolo
Patrizia La Daga

Patrizia La Daga

Giornalista milanese, co-fondatrice di ItalianiOvunque.com. Si è sempre occupata di temi economici, sociali e culturali e ha condotto trasmissioni televisive su emittenti private. Dal 1999 risiede in Spagna, a Barcellona, dove per alcuni anni ha fondato e diretto la rivista a diffusione nazionale "Ekò", specializzata nella new economy. Nel 2012 ha creato Leultime20.it, sito dedicato ai temi letterari e culturali. Dal 2018 organizza e presenta l'evento di storytelling motivazionale Leadership Arena con grandi personaggi italiani e spagnoli. Leggere, viaggiare e fare sport sono le sue grandi passioni (dopo i suoi due figli).

Quante volte ci è capitato di sentire un uomo incravattato lamentarsi perché la camicia non lo lascia respirare? Oppure di indossare un paio di pantaloni o una gonna che tirano un po’ troppo e di non avere altro rimedio che sbottonare (poco elegantemente) l’indumento? La soluzione, si chiama Cochic, marchio che contraddistingue un piccolo estensore per camicie (e non solo), con tanto di patente internazionale, inventato da un’imprenditrice italiana residente da molti anni in Canada: Patrizia Angela Casubolo.

estensore per camicieL’estensore per camicie Cochic (o collar extension in inglese) è stato soltanto il primo degli accessori di moda brevettati da questa donna ingegnosa e tenace che, da sola, ha saputo creare un marchio oggi presente in centinaia di boutique negli Stati Uniti e in Canada, e che viene commercializzato via Internet nel mondo.

Davanti a una realtà imprenditoriale di questo tipo ci si immagina di avere a che fare con una stilista attiva da anni nel mondo della moda. Niente di più lontano dalla realtà: la storia di Patrizia Casubolo, è di quelle da manuale di motivazione grazie alla sua enorme capacità di reinventarsi.

Il lavoro nel Governo del Quebec

Nata a Giussano (in provincia di Monza), Patrizia Casubolo vive gli anni dell’infanzia all’estero, soprattutto in Africa, per seguire il padre geometra. Adolescente, rientra in Italia dove si laurea in Economia e Commercio per poi ottenere un master negli Stati Uniti. È qui che incontra l’uomo che diventerà suo marito e padre delle sue due bambine. Lui è canadese e la giovane Patrizia, già abituata ai traslochi repentini, fa i bagagli e si trasferisce a Montreal. È lai stessa a raccontare i suoi esordi nel mondo del lavoro canadese.

Ho fatto gli esami per lavorare nel governo del Quebec e nel 1997 sono stata assunta come responsabile di territorio per l’America centrale. Nel tempo mi sono stati assegnati anche altri Paesi. Il mio compito era selezionare le aziende canadesi con potenzialità per esportare nelle zone di mia competenza. Era un’esperienza affascinante, viaggiavo molto, accompagnavo delegazioni di imprenditori e  ministri, ma dopo otto anni di questo lavoro mi sono resa conto di essere arrivata al massimo delle mie possibilità di carriera. Nel pubblico, a quel livello, o si sceglie la politica o si fa altro. Scelsi di fare altro. Anche perché una parte di me sperava sempre di poter tornare in Italia. Il mio Paese mi è sempre mancato moltissimo.

La sfida della maternità e il bisogno di reinventarsi

L’ideatrice dell’estensore per camicie Cochic e di tanti altri accessori ingegnosi, a quell’epoca, ignorava che nel suo futuro ci sarebbe stata la moda, infatti riparte da zero in un settore completamente nuovo per lei: l’editoria.

Sono stata assunta da una grande casa editrice canadese, la Québec Amérique.  Sebbene non avessi esperienza nel settore, sono riuscita a fare carriera fino a diventare Vice-presidente esecutivo della società. Lavoravo anche con editori italiani e quando potevo andavo alle fiere in Italia. Poi sono rimasta incinta. I medici mi dissero che aspettavo un maschietto e che con molta probabilità avrebbe potuto essere autistico. Decisi di lasciare il lavoro e di dedicarmi a questa nuova, dura, sfida.

Dopo la paura, però, arriva la gioia di scoprire che la diagnosi iniziale non era corretta. Il bimbo in realtà è una bimba, Francesca, che nasce sanissima.

Ho pregato tantissimo chiedendo al Signore di togliermi tutto ma di lasciarmi la salute di mio figlio. La mia preghiera è stata esaudita. Un anno dopo la primogenita è arrivata anche Noemi che oggi ha nove anni. Ero felice con le mie bambine ma il lavoro cominciava a mancarmi molto.

estensore per camicie
Francesca, la figlia maggiore di Patrizia Angela Casubolo, mostra il trio di estensori Cochic in tre colori per i bambini, venduto nelle boutiques delle scuole private dove gli alunni indossano la cravatta.
Dall’idea all’impresa: la nascita dell’estensore per camicie e degli altri accessori

L’idea di creare un accessorio utile per gli uomini infastiditi dal collo troppo stretto delle camicie a Patrizia Casubolo era venuta già nei suoi anni di lavoro per il governo canadese. Spiega l’imprenditrice:

Avevo sempre lavorato in settori maschili e il problema del collo delle camicie lo avevo sentito ripetere decine di volte: “Io vorrei il bottone magico” dicevano i colleghi. Lo diceva sempre anche mio padre. Avevo cominciato a pensare a come risolvere il problema e avevo realizzato dei prototipi, ma poi ho finito per lasciarli nel cassetto. Quando mi sono ritrovata con 27 chili di pancia, dopo le gravidanze, mi sono ricordata della mia idea e ho pensato che era il momento ideale per fare dei test con i miei pantaloni e le mie gonne. È in quel momento che mi sono resa conto che la mia poteva essere un’idea seria, così mi sono rivolta a un programma di finanziamenti del governo. Ero timorosa, perché non mi sentivo ancora sicura del prodotto, ma ho ottenuto il finanziamento e la possibilità di lavorare per un anno al perfezionamento del prototipo.

In quella fase l’imprenditrice italiana scopre che esiste già un oggetto simile sul mercato e per qualche tempo teme di vedere il suo progetto andare in fumo. Invece, date le differenze tra il suo estensore e quello del competitor, nel 2010 riesce a brevettarlo e a fondare Gloria International, la sua società. Il primo stock di estensori per camicie viene venduto nel 2013 a una boutique di New York e a partire da quel momento Patrizia Casubolo non si è più fermata:

Cochic significa comfort+chic, che è sempre stata la mia filosofia. Oggetti pratici ma anche eleganti e belli da vedere. Il nostro estensore per camicie può essere fatto in tanti materiali, da quello base in poliestere a quelli con pietre preziose o in madreperla. Oggi abbiamo in catalogo tanti accessori, borse, gemelli, cappelli, cravatte, molti di loro brevettati. La cravatta Cochic, con tessuti italiani di cui vado orgogliosa, ha un occhiello interno per agganciarla a un bottone della camicia, ma con un passante mobile, in modo che se ti siedi resta sempre perfettamente in posizione. E se c’è vento non svolazza… “Be Cochic!” è il nostro motto.

L’italianità, un fattore vincente

Interrogata su quali siano stati i fattori determinanti per raggiungere da sola (oggi è divorziata) traguardi tanto importanti, Patrizia Casubolo non ha dubbi:

Il fatto di aver sempre lavorato prevalentemente con uomini mi ha insegnato a far valere le mie qualità e a farmi rispettare. L’essere italiana è stato per me sempre una vantaggio. Noi italiani siamo disinvolti per natura e questo, oltre al fatto di parlare molte lingue, mi ha aiutato a entrare in relazione col prossimo. Ma non solo: io non vengo dal mondo della moda, ma le mie proposte vengono sempre ascoltate con attenzione perché si dà per scontato che gli italiani abbiano lo stile nel Dna.

La creatrice dell’estensore per camicie Cochic ha in mente un ambizioso progetto di espansione internazionale e per realizzarlo prende ispirazione da due note aziende americane della moda mondiale:

Ralph Lauren e Brooks Brothers sono due marchi iconici per me. Ralph Lauren ha iniziato la sua carriera nel 1968 e ha dimostrato come il duro lavoro può portare lontano e Brooks Brothers ha saputo trasformarsi da piccola merceria familiare, nata nel 1818 a New York, in un brand globale, capace di grandi innovazioni. Il mio marchio Cochic è ancora  molto piccolo e so di aver bisogno di appoggiarmi a qualcuno di grande. Sogno di poter produrre una linea Cochic by Ralph Lauren o Brooks Brothers.

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