carnevale di Rio
Carnevale di Rio: io, italiana, ho sfilato nel sambodromo più famoso del mondo
Benedetta Benassi

Benedetta Benassi

Cremonese di nascita e milanese di adozione, amo da sempre studiare le lingue straniere, viaggiare e conoscere nuove culture. Laureata in traduzione, specializzata in comunicazione, dopo anni di lavoro nel settore delle Pubbliche relazioni, nel 2016 mi sono trasferita in Brasile, a Rio de Janeiro, con mio marito e i miei due figli. A Rio ho collaborato con molte ONG e presieduto l'International Club di Rio (ovvero il club degli expat). a gennaio 2020 mi sono trasferita ad Hong Kong e da qui scrivo le mie corrispondenze. Amo leggere, scrivere, e a Rio ho imasrato a ballare la samba!

Il Carnevale di Rio è in assoluto l’evento più importante della città brasiliana, un evento unico che l’ha resa famosa nel mondo. La festa si svolge ogni anno nel mese di febbraio sin dal 1892, dura cinque giorni e coinvolge tutti gli abitanti senza distinzioni.

Il Carnevale di Rio è considerato il maggior carnevale del mondo perché durante la sua celebrazione ogni angolo della città è in festa: scuole, aziende e persino i negozi chiudono per una settimana. Gli eventi si susseguono ininterrottamente 24 ore su 24, la città si trasforma in un’immensa kermesse a cielo aperto ed è praticamente impossibile svolgere le normali attività quotidiane senza essere inghiottiti dalla follia del carnevale.

I blocos de rua, una tradizione innaffiata da litri di birra

Il Carnevale di Rio è una manifestazione assai varia e articolata, costituita da diversi tipi di eventi: le sfilate delle scuole di samba, i balli in maschera, le feste itineranti per le strade della città. È una festa molto irriverente a causa della “diversità” culturale, musicale e sessuale espressa in ognuno di questi eventi.

Il Carnevale è un momento straordinario perché unisce tutta la cittadinanza di Rio: dai più poveri ai milionari, tutti desiderosi di festeggiare questo evento ed è anche l’unico momento dell’anno in cui gli abitanti di Rio desiderano allontanarsi da tutti i problemi drammatici che affliggono la società (droga, violenza, miseria) e divertirsi a prescindere dalla propria condizione economica e sociale.

Una delle tradizioni più amate e seguite dagli abitanti di Rio è il cosiddetto “carnevale di strada”, un evento importante per la grande varietà di blocos (sfilate) che occupano ogni singolo quartiere della città già due settimane prima dell’inizio ufficiale del Carnevale.

Le persone si riuniscono in gruppi di quartiere e ballano e cantano sfilando con vestiti di ogni genere bevendo la classica cerveja (birra) rigorosamente gelata! Attualmente Rio conta più di 400 blocos, perciò uscire di casa senza incappare in uno di questi è quasi impossibile. Spesso, tuttavia, questo tipo di evento si riduce ad un gruppo di persone ubriache, cosa che mi ha sempre convinto a non partecipare.

Carnevale di Rio
“Bloco das Carmelitas” una delle sfilate di strada nel centro di Rio. Foto: Agência Brasil Fotografias
Il simbolo del Carnevale di Rio: la gara fra le scuole di samba

La manifestazione carnevalesca che più apprezzo, invece, è la gara tra le scuole di samba.

Il ritmo musicale del carnevale di Rio è la samba, un ritmo nato verso la fine del 1920, che mescolava la cultura negra con l’arte africana ed il jazz e che diventò successivamente simbolo del Brasile. Oggi possiamo dire che la Samba è la musica nazionale brasiliana, seppure con alcune varianti regionali.

La gara tra scuole di Samba fu ideata dal giornalista del Pernambuco (uno stato del nord del Brasile) Mário Filho (fratello del drammaturgo Nelson Rodrigues), che organizzò, tramite il suo giornale Mundo Sportivo, la prima competizione ufficiale nel 1932. Inizialmente le scuole di samba furono considerate una curiosità folcloristica e un elemento secondario del carnevale carioca, ma a partire dal 1950 guadagnarono grande rilevanza all’interno della manifestazione, grazie soprattutto all’interesse da parte della borghesia e della élite intellettuale locale. La gara diventò con tempo il grande evento nazionale.

Nel 1984 Rio conquistò una costruzione molto importante: il Sambodromo da Marquês de Sapucaí, conosciuto anche come Sambodromo di Rio, localizzato nella Avenida Marquês de Sapucaí, progettato dal famoso architetto Oscar Niemeyer. Ogni anno questo locale è teatro delle sfilate delle scuole di samba durante la settimana di Carnevale.

Le scuole di samba, centri di attività sociali nelle favelas oltre che luoghi ricreativi
carnevale di Rio
La corrispondente da Rio, Benedetta Benassi, in un momento della sfilata delle scuole di samba, lo scorso 9 febbraio

Quest’anno per la prima volta anch’io ho deciso di partecipare a una sfilata con una scuola di samba. Già da due anni prendevo lezioni di samba, ma non mi sentivo ancora pronta per partecipare a un evento così importante come il Carnevale.

Qualche mese fa la mia insegnante, Carla Campos, che da anni a Ipanema gestisce il famoso Studio Samba Fit, mi ha incoraggiato a partecipare attivamente alle sfilate delle scuole di samba e così venerdì 9 febbraio ho aperto il carnevale di Rio 2018 sfilando per una scuola chiamata Império da Tijuca

Questa scuola non è tra quelle dei campioni, ma vanta comunque una storia di più di 50 anni di sfilate carnevalesche. Fondata nel 1940 sulla collina detta Morro da Formiga nel quartiere di Tijuca, una zona popolare del centro di Rio, svolge anche attività sociali all’interno della favela in cui è situata, tra cui diversi corsi di alfabetizzazione dei bambini.

Non tutte le scuole, infatti, sono semplici gruppi ricreativi: essendo quasi tutte situate all’interno delle zone più povere di Rio, spesso diventano un vero punto di riferimento nella vita delle comunità locali.

Le regole ferree delle sfilate del Carnevale di Rio

Il venerdì è il giorno di apertura della festa: durante una cerimonia ufficiale il Re del Carnevale, chiamato Momo, viene incoronato dal sindaco e riceve le chiavi della città. La sera si aprono le sfilate nel sambodromo con i cosiddetti “gruppi di accesso” delle scuole di samba. Si tratta di tredici scuole. Chi tra queste vincerà potrà sfilare con i campioni l’anno successivo.

Le regole sono ferree e sfilare non è un gioco: le scuole di samba iniziano a studiare costumi, decorazioni del carro e coreografie un anno prima della parata. Tutti i vestiti sono fatti a mano e decorati in modo ricco con piume, perle e passamanerie. Il costo di un vestito può variare da poche centinaia di reali a varie migliaia, a seconda della scuola e della ricchezza del costume.

Ogni scuola deve ideare una canzone inventandone musica e parole e tutti i partecipanti devono impararla a memoria e cantarla durante la sfilata. Si tratta di canzoni con parole non semplici e posso garantire che impararla a memoria non è stato facile!

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L’insegnante di samba Carla Campos

Trattandosi di una gara, tutto resta rigorosamente segreto fino al momento della sfilata stessa, pena la squalifica della scuola. Ogni scuola deve sfilare con i propri carri per cinquanta minuti, percorrendo tutta la lunghezza del Sambodromo senza mai fermarsi. Insomma, non è un’impresa per tutti e soprattutto richiede una notevole preparazione fisica e tecnica.

Ogni scuola ha più di un carro e ogni carro è decorato diversamente. La nostra, ad esempio aveva ben quattro carri con circa 400 partecipanti, per un totale di venticinque diversi tipi di costumi.

Costumi scomodi, una gru per salire sui carri ma tante emozioni

I costumi sono pesanti e spesso non sono affatto comodi. Tutte le scuole devono restare in religiosa attesa del proprio turno per ore ed ore indossandoli. Un esempio: il cappello che ho indossato per la mia sfilata pesava quasi due chili ed aveva applicate piume della lunghezza di un metro! Le ali che completavano il costume erano altrettanto pesanti e scomode. Come se non bastasse, spesso, ci si trova a danzare con tacchi molto alti e in condizioni non confortevoli: io mi trovavo su un carro decorato con un finto bosco di lunghissime foglie che rischiavano di venirmi addosso ad ogni metro ed avevo un grande serpente che mi scendeva sulla testa….

I carri vengono spinti a mano e danno frenate molto brusche lungo il percorso, perciò spesso si rischia di cadere (in passato ci sono stati vari incidenti). Ogni ballerina perciò ha davanti a sé un bastone chiamato in gergo tecnico Santo Antonio al quale deve tenersi sempre attaccata con una sola mano (mai con due!). Per una straniera come me un’avventura davvero incredibile!

La fatica è grande e il clima caldo dell’estate brasiliana non aiuta, ma l’emozione e l’energia di quel momento sono uniche. I carri sono alti parecchi metri e chi sfila viene trasportato sul carro da una gru perché non ci sono scale per salire! Se si ha la fortuna di sfilare proprio sopra ad uno di questi carri, come è capitato a me l’emozione e l’energia del pubblico sono ancora più travolgenti. E una volta terminata la sfilata e scesi dal carro, tutto il pubblico vuole scattare una foto con te.

Chi desidera sfilare per una scuola di Samba deve semplicemente acquistare il proprio costume e dare un piccolo finanziamento alla scuola, ovvero una tassa di iscrizione annuale, che serve per poter garantire alla scuola i fondi per costruire i carri ed acquistare tutti i materiali necessari.

Come assistere alle sfilate delle scuole di samba

Chi desidera semplicemente assistere ad una o più sfilate delle scuole di samba può acquistare i biglietti di ingresso al Sambodromo e godersi lo spettacolo dagli spalti (arquibancadas) o dai palchi (camarote).

Il costo del biglietto varia a seconda del posto e a seconda del tipo di scuola che sfila. Le scuole più prestigiose si chiamano gruppi speciali e sfilano il lunedì e martedì di Carnevale. Si tratta di quelle che hanno vinto più premi negli anni passati, ad esempio Mangueira, Portela, Beija Flor.

Le panche sono i posti più “popolari” e il costo di un biglietto è di poche centinaia di reali, mentre per i camarote (grandi palchi all’interno dei quali viene offerto cibo e bevande) il costo è molto più elevato. Per le sfilate più prestigiose un biglietto può costare l’equivalente di mille euro o più.

carnevale di rioOgni partecipante deve indossare una t-shirt identificativa del camarote stesso, che viene poi “customizzata” con tagli, ricami o applicazioni di pietre e passamanerie.

Nel camarote della mia scuola venivano offerti anche il servizio di manicure, massaggi ai piedi, havaianas personalizzate, barba e capelli, make up… e tanti altri intrattenimenti. La sfilata dura tutta la notte e spesso nei camarote viene offerta anche la prima colazione. E il giorno dopo … si ricomincia!

Chi non vuole recarsi al Sambodromo, ma desidera comunque immergersi nel clima di una scuola di samba locale, può recarsi direttamente in una di queste, nelle settimane prima del carnevale, e assistere alle prove generali.

Ogni scuola di samba ha un quartier generale nel quale si svolgono eventi come pranzi nei fine settimana, feijoadas (pranzo tipico brasiliano), spettacoli di cantanti popolari oltre a progetti comunitari per l’infanzia e la terza età. Tutte le informazioni e gli ingressi sono disponibili sui siti internet delle varie scuole di samba.

Nel periodo di Carnevale tutti sono i benvenuti nelle sedi delle scuole di samba e i visitatori sono invitati a divertirsi cantando la canzone della sfilata e ballando tutta la notte.

Il ballo in maschera del Copacabana Palace, l’evento più esclusivo del Carnevale di Rio
Carnevale di Rio
La facciata del prestigioso hotel Copacabana Palace di Rio in cui si svolge l’annuale ballo in maschera. Foto: Dronepicr

Altro evento tipico del Carnevale di Rio al quale ho partecipato quest’anno per la prima volta è il magico ballo in maschera del Copacabana Palace, un hotel iconico di Rio, che ogni anno dal 1924 ospita questo ballo di gala il sabato prima di Carnevale.

Questo ballo leggendario è l’evento più glamour e sofisticato del Carnevale di Rio, ed è frequentato da personalità locali ed internazionali. Il dress code è rigoroso: black tie per gli uomini e abito in maschera o abito da sera per le donne secondo un tema specifico che quest’anno è stato gipsy folie: follia gitana!

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Incontri illustri al Carnevale di Rio: Benedetta Benassi con l’attore Vincent Cassel al ballo di gala del Copacabana Palace Hotel di Rio.

In passato erano ospiti abituali del ballo di Carnevale del Copacabana Palace personaggi come Brigitte Bardot, Orson Welles, Ginger Rogers e Rita Hayworth. Oggi non mancano attori e personaggi della TV brasiliana, stilisti, blogger e personaggi famosi di tutto il mondo.

Quest’anno ho avuto il piacere di incontrare Vincent Cassel, uno dei miei attori preferiti, e Christian Louboutin, il mitico designer delle scarpe con la suola rossa. Madrina della serata Iris Valverde, una famosissima attrice brasiliana.

Per entrare in hotel è necessario attraversare un lungo red carpet, accanto al quale si assiepa un folto pubblico, in attesa di poter scattare una foto con qualche personaggio famoso.

L’evento si svolge attraverso varie sale dell’hotel, ognuna delle quali ha una decorazione esclusiva ed un tipo di musica dal vivo diversa (samba, jazz, dance). Il buffet è molto ricco ed offre cibi di ogni tipo e di ogni paese, dal foie gras alla ceviche, dalla feijoada ai ravioli di selvaggina, dalla picanha ai macarons!

Non mancano ovviamente le famose “mulatas’, le ballerine di colore che animano da sempre le feste del carnevale carioca con i loro costumi tempestati di Swarovski e piume colorate ed i loro corpi statuari. 

Il divertimento inizia giorni prima con la ricerca dell’abito adatto e della cabeça, ovvero il copricapo delle donne. Ogni signora infatti deve indossare una decorazione a tema sulla testa, che spesso viene fatta ad hoc da artiste specializzate. Io ho acquistato un copricapo rosso, realizzato dall’artista carioca Cris Mezenes, decorato con rose e pendenti, in tinta con l’abito che ho scelto per questa occasione.

Il costo del biglietto è abbastanza elevato (a partire dai 2600 reali, circa 650 euro) ed i posti sono limitati, ma è un evento da non perdere assolutamente durante il carnevale carioca. 

Insomma se volete visitare Rio non perdetevi il suo Carnevale. Uno spettacolo unico e indimenticabile.

 

 

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