La Giornata Mondiale del Libro a Barcellona, che cade ogni 23 aprile, è una tradizione molto pittoresca e amatissima dalla popolazione locale, che coincide con la Diada di Sant Jordi ovvero la festa di San Giorgio, patrono della regione, chiamata anche la Festa dei libri e delle rose.
Nonostante la tesa situazione politica, che vede la la Catalogna ancora priva di un governo e con l’ex-presidente Carles Puigdemont e diversi politici indipendentisti fuggiti all’estero e altri in carcere, anche questo 23 aprile i cittadini di Barcellona (ma anche delle altre città catalane) sono scesi per le strade per godersi quella che è considerata una delle feste più importanti dell’anno.
Il leitmotiv della Giornata Mondiale del libro a Barcellona è lo scambio di doni: gli uomini regalano rose a fidanzate, mogli, amiche, sorelle e mamme e le donne contraccambiano con un libro. La cosa è resa semplice dal fatto che Barcellona per un giorno si trasforma in un giardino fiorito e in una grande libreria a cielo aperto. I chioschi di rose (circa 4 mila), proliferano sin dalle prime ore del mattino in ogni angolo della città.
Nel frattempo, nelle vie più trafficate si allestiscono centinaia di stand di libri che fanno la felicità di lettori, librai ed editori. In molti punti del centro della capitale catalana, autori spagnoli e stranieri aspettano il pubblico per firmare le copie dei loro romanzi e per scattare foto con i loro fan. Le code, nel caso degli scrittori più conosciuti sono spesso interminabili e quest’anno non ha fatto eccezione. Nomi celebri dell’universo letterario spagnolo come Almudena Grandes, Javier Márias, Eduardo Mendoza o Maria Dueñas hanno riunito centinaia di ammiratori.
La giornata Mondiale del Libro a Barcellona è festa, business e anche politica
Lo scorso anno in occasione della Giornata Mondiale del Libro a Barcellona, secondo i dati dell’Ayuntamiento (il comune cittadino), sono state vendute più di sei milioni di rose e oltre un milione e mezzo di libri, il che corrisponde circa al 7% del fatturato annuo delle librerie. Un’occasione irripetibile che farebbe la gioia di molti addetti ai lavori anche nel nostro Paese.
La Giornata Mondiale del Libro a Barcellona ufficialmente è un giorno lavorativo, ma i cittadini non rinunciano a scendere in strada nemmeno quando cade in lunedì, come è accaduto quest’anno. Se già all’ora di pranzo le vie erano affollate, dopo la chiusura degli uffici camminare sulle Ramblas è diventata un’impresa. Nonostante la grande partecipazione, questo 23 aprile Sant Jordi ha avuto toni un po’ più sobri rispetto al passato ed è stata caratterizzata dalla presenza delle organizzazioni della società civile catalana che rivendicano la scarcerazione di quelli che considerano “prigionieri politici” del governo spagnolo. Il colore che ha dominato incontrastato in città è stato il giallo, simbolo delle rivendicazioni indipendentiste.
Musica, mostre e iniziative gratuite
Sant Jordi per i barcellonesi è molto più di una qualsiasi giornata di festa. E se i libri e le rose la fanno da padroni, la musica, lo spettacolo e l’arte non sono da meno. Televisioni, radio e organizzazioni private e di beneficenza fanno a gara per organizzare eventi di ogni tipo. Lo stesso vale per i privati. Gruppi musicali, giocolieri e artisti di strada approfittano di questo ambiente magico per esibirsi davanti a un pubblico di adulti e bambini sempre ben disposto e allegro, mentre i turisti scattano foto all’impazzata, sorpresi da tanta partecipazione.
Anche le istituzioni locali hanno partecipato, come ogni anno, alla festa aprendo gratuitamente al pubblico luoghi come il Palazzo dell’Ayuntamiento e quello della Generalitat, la Biblioteca de Catalunya e organizzando mostre, itinerari letterari e concerti. Tutti coloro che si chiamano Jordi, Jordines, Jorges y Georgines, ovvero tutte le declinazioni del nome Giorgio al maschile e al femminile in spagnolo e in catalano, hanno avuto la possibilità di visitare gratuitamente la Sagrada Familia.
Una giornata di eventi anche italiani
La Giornata Mondiale del Libro a Barcellona è stata celebrata anche dalla comunità italiana che ormai supera i 25 mila residenti. L’unico scrittore italiano presente nelle zone di firma copie quest’anno è stato Federico Moccia, che con il suo immancabile cappellino ha atteso le sue giovani fan spagnole sempre felici di avere un suo autografo.
I connazionali residenti nel tardo pomeriggio hanno potuto incontrare gli autori italiani protagonisti di “Una nave di libri“, mini-crociera all’insegna della letteratura tra Civitavecchia, Porto Torres e Barcellona, promossa dal sito Leggere:Tutti e da Grimaldi Lines. L’evento si è svolto presso la storica Casa degli Italiani di Barcellona. Tra gli scrittori presenti all’aperitivo letterario tricolore c’erano Fabio Stassi, Cristina Caboni, Simone Perotti e Carla Vistarini.
I dati definitivi sulle vendite di rose e libri di quest’anno non sono ancora noti, ma al di là dei numeri, ancora una volta, la Diada di Sant Jordi ha reso unica la Giornata Mondiale del Libro a Barcellona. Un evento a cui vale la pena di assistere una volta nella vita.