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Scuola a Singapore: selettiva e tra le migliori del mondo. Come sceglierla
Ludovica Bianco

Ludovica Bianco

Ludovica Bianco nasce a Salerno nel 1982. Dopo la laurea in legge si trasferisce a Milano dove esercita la professione forense. Nel 2013 segue il marito a Singapore dove risiede attualmente. Mamma a tempo pieno di due vivacissimi bambini, nel tempo libero studia per diventare nutrizionista infantile e collabora con New Mother Support Group, un’associazione di volontarie che sostiene e facilita l’integrazione delle neo mamme e delle future mamme a Singapore. Sport, cibo sano ed i suoi bimbi sono le sue più grandi passioni.

Per una famiglia italiana mandare i bambini a scuola a Singapore può creare qualche difficoltà. Di per sé essere genitori in un paese culturalmente tanto lontano dal nostro può rivelarsi più complicato. Uno degli aspetti meno piacevoli è che una vera integrazione con la popolazione locale è molto difficile, e a volte non avviene mai, anche a distanza di anni.

Salvo casi isolati, di norma, la comunità di espatriati si accontenta di restare un mondo separato che continua a vivere seguendo il più possibile le proprie radici culturali: vuoi perché spesso la permanenza all’estero è solo un’esperienza transitoria, vuoi perché in fondo conoscere a fondo il diverso non è impresa semplice e quindi a volte si rinuncia in partenza, vuoi perché la lingua gioca decisamente un ruolo significativo rendendo la comunicazione difficile e superficiale.

Il risultato? Una strana sensazione di costante instabilità.

Questo disagio esplode nel momento in cui ci si trova a decidere come impostare l’istruzione dei propri figli. Scegliere la scuola a Singapore per i propri bambini, soprattutto per chi arriva qui direttamente dall’Italia o dall’Europa e non ha alle spalle altre esperienze come expat in nazioni culturalmente distanti, può essere complesso. Spesso accade che al momento della scelta tutta la curiosità per l’esotico lasci spazio alla necessità del noto e del familiare.

È difficile pensare, infatti, che i bambini non imparino la lingua dei nonni, non studino la storia, la geografia e la matematica, come si è sempre fatto dalle nostre parti. Tuttavia, la scuola a Singapore non prevede questa opzione perché il sistema scolastico italiano non è tra le alternative disponibili.

La scuola supplementare italiana a Singapore

L’unica maniera di stabilire o mantenere un rapporto con la cultura di casa nostra è la scuola supplementare italiana. Non si tratta di una vera e propria scuola, ma di un’istituzione di supporto per i bambini che prima o poi vogliano reinserirsi nel corso di studi italiano.

La scuola è riconosciuta dalle istituzioni nazionali e ciò permette e facilita l’inserimento diretto dei bambini all’interno delle scuole italiane.

I corsi, diretti ad alunni tra i 3 ai 13 anni di età, si svolgono il sabato mattina. La scuola è frequentata quasi esclusivamente da bambini di cittadinanza italiana o che comunque abbiano almeno un genitore di cittadinanza italiana.

Per lo svolgimento dei corsi la scuola si appoggia ad una struttura internazionale nel centro di Singapore.

Il sistema scolastico singaporiano

Scuola singaporeIl panorama scolastico a Singapore è molto variegato e riuscire ad orientarsi può sembrare un’impresa impossibile. La prima grande distinzione da fare è tra scuola locale e scuola internazionale.

Il sistema scolastico singaporiano è considerato tra i migliori al mondo e l’investimento sull’istruzione è significativo: circa il 20% della spesa pubblica nazionale è destinato all’educazione delle generazioni future.

A partire dai primi anni del 2000 è entrata in vigore una normativa che prevede per i cittadini di Singapore la scolarizzazione obbligatoria e sovvenzionata dallo Stato dall’età di 7 anni fino ai 15 anni.

Prima del compimento dei 7 anni non vi è alcun obbligo e di conseguenza la spesa dell’istruzione ricade interamente sulle famiglie.

L’anno scolastico inizia a gennaio e finisce a dicembre. Le rette scolastiche annuali vanno dagli 8 ai 20 euro per i cittadini di Singapore e dagli 85 agli 800 euro circa per gli stranieri. Gli importi variano esclusivamente a seconda dell’anno scolastico che si frequenta nel primo caso e nel secondo caso anche se si tratti di stranieri naturalizzati o titolari di un permesso di lavoro.

Il corso di studi si articola in primary school che dura 6 anni, dall’anno del compimento del settimo anno di età fino all’anno del compimento del dodicesimo anno di età, e secondary school dall’anno del compimento del tredicesimo anno di età all’anno del compimento del sedicesimo o diciassettesimo anno di età a seconda del tipo di scuola scelta.

Per meglio dire, non sempre si tratta di una scelta: a seconda dei risultati ottenuti agli innumerevoli esami a cui sono sottoposti gli studenti durante il corso di studi si ha accesso ad alcune scuole piuttosto che ad altre.

Il curriculum della scuola a Singapore è tutto svolto in inglese ma è arricchito da una seconda lingua obbligatoria che varia a seconda dell’etnia a cui si appartiene. In caso di studenti stranieri, qualora siano naturalizzati, la seconda lingua obbligatoria è il mandarino, altrimenti hanno una scelta tra altre lingue possibili tra cui francese e spagnolo.

La scuola a Singapore è un’istituzione altamente selettiva

Le scuole sono diffuse in maniera molto capillare ovunque nell’isola, però delle decine di scuole presenti quelle definite prestigiose sono molto poche e tutte concentrate nelle zone centrali.

In teoria, chiunque risieda nella città-stato avrebbe la possibilità di frequentare le scuole locali, in pratica tuttavia, i criteri di accesso vanificano questa possibilità.

Anzitutto i posti a disposizione non sono molti, inoltre le direttive del ministero dell’istruzione prevedono che abbiano accesso prima di tutto i fratelli di coloro che frequentano la scuola, poi i figli di coloro che hanno frequentato in passato la scuola, poi coloro i cui genitori svolgano attività di volontariato nell’istituto, poi chi vive nelle vicinanze e alla fine, se ancora qualche posto rimane, comunque i cittadini singaporiani hanno accesso prioritario sugli altri.

Le scuole internazionali

Dunque agli stranieri non resta che orientarsi sulle scuole internazionali. Con le sue 28 scuole di questa categoria, Singapore mostra subito la sua anima multiculturale.

Come in ogni parte del mondo questi istituiti sono sorti per fornire un servizio alla comunità di espatriati residenti sul territorio.

Le scuole internazionali forniscono, dunque, una prospettiva privilegiata sulla storia dell’immigrazione sul territorio di Singapore.

La prima comunità ad essersi radicata è quella inglese e nel 1925 viene fondata la Tanglin Trust School, ancora oggi tra gli istituti più rinomati. Nella seconda metà degli anni ’50 si radica la comunità americana e nel 1956 viene fondata la Singapore American School. Negli anni ’60 anche la comunità francese si espande a tal punto da necessitare di una propria scuola, risale infatti al 1967 la fondazione della French School of Singapore.

Bisogna poi aspettare gli anni ’90 per avere una fioritura di istituti che a oggi è davvero incredibile, se si pensa alle dimensioni di quest’isola: ci sono scuole inglesi, americane, canadesi, francesi, tedesche, coreane, giapponesi e poi quelle più genericamente intese come internazionali che seguono una combinazione di alcuni di questi sistemi scolastici. La maggior parte di questi istituti affianca al programma istituzionale, sottoposto al controllo e coordinamento delle autorità scolastiche in madre patria, anche il prestigioso programma IB.

La scuola a Singapore prevede anche il programma IB

L’IB è un continuum didattico che va dai 3 ai 18 anni. Prende il nome dallInternational Baccalaureate Organization, nata nel 1967 con lo scopo di creare un percorso didattico che portasse ad un diploma valido in tutto il mondo. L’IB oggi è composto da quattro programmi di studio: il Primary Years Programme (PYP) che va dai 3 agli 11 anni, il Middle Years Programme (MYP) dai 12 ai 16, e il Diploma Programme (DP) dai 17 ai 18 ed il Carreer-related Programme, che si affianca al Diploma ed fornisce una preparazione più specifica per il mondo del lavoro.

Complessivamente il sistema dura un anno in meno rispetto a quello italiano e il metodo di apprendimento è molto diverso da quello di casa nostra, cosa che spesso confonde i genitori.

I bambini apprendono spesso partendo da una attività pratica, che è il punto di partenza per farli riflettere, portarli ad un livello più alto, concettuale, teorico, e poi tornare nel mondo reale, per poter applicare nella vita di tutti giorni quello che hanno appreso.

La scuola dell’infanzia

Ma cosa accade prima dei sette anni? La scuola a Singapore ovviamente pensa anche ai più piccoli. Non di rado i bambini locali ed espatriati iniziano la scuola prima del compimento del secondo anno di età.

La scuola dell’infanzia è in realtà l’unico momento in cui la comunità degli espatriati può incontrare la comunità locale o almeno una parte di essa.

Anche nell’ambito delle scuole per l’infanzia si parte dal distinguere tra scuole locali e scuole internazionali.

Le prime, inoltre, possono essere pubbliche o private. Le pubbliche godono di una sovvenzione statale, le private, no. Questo si riflette sull’ammontare delle rette scolastiche che varia notevolmente, ma a solo vantaggio dei cittadini. Di Singapore.

Occorre anche distinguere tra child care ed kindergarten. Il primo ha orari molto flessibili in un arco temporale che va dalle 7 del mattino alle 7 di sera, è tenuto a somministrare pasti e snack e di norma accoglie bambini a partire dai 6 mesi di età.

Il kindergarten invece ha un orario fisso di tre ore, che possono essere al mattino o al pomeriggio a secondo della scelta della famiglia o della disponibilità della struttura. Di norma non somministra pasti ma solo uno snack a metà della giornata scolastica, a volte preparato presso la struttura più spesso invece consegnato da un servizio di catering esterno.

I child care sono prevalentemente locali, i kindergarten invece si distinguono in locali ed internazionali.

Gli istituti locali seguono il curriculum locale ed il calendario locale. Il mandarino occupa un posto significativo nel programma scolastico e il primo approccio alla lettura e alla scrittura inizia intorno ai 4 anni. Tutte le scuole sono accessibili sia ai cittadini che agli stranieri e non esistono criteri di accesso che privilegiano i locali a discapito degli espatriati.

I kindergarten internazionali, invece, sono parte delle grandi scuole internazionali, seguono il curriculum scelto dalla scuola ed anche il calendario varia a seconda del tipo di scuola e il mandarino a volte non è insegnato affatto o comunque ha un ruolo decisamente secondario. Di norma queste strutture non possono accettare l’iscrizione di cittadini locali.

Accanto a questa due categorie se ne aggiunge una terza: le scuole dell’infanzia che seguono una specifica filosofia come Montessori, Reggio Emilia o Waldorf.

Gli orari, l’organizzazione e le attività extrascolastiche

La durata della giornata scolastica varia molto a seconda della tipologia di scuola. In quelle internazionali può terminare tra le due e le quattro del pomeriggio a seconda delle attività pomeridiane a cui si prende parte e di norma si allunga anno dopo anno.

La scuola a Singapore prevede spesso che nel pomeriggio si pratichino attività sportive che rivestono una parte importante nel curriculum delle scuole internazionali, molto meno, invece, in quello delle scuole locali, dove non manca, ma occupa un aspetto decisamente secondario.

Tutte le scuole forniscono i pasti, ma a pagamento, e di norma la qualità del cibo è decisamente scarsa, di conseguenza gli studenti portano qualche snack pronto da casa che sono obbligati a consumare in tempi da record.

La scuola a Singapore, sia essa locale o internazionale, prevedo l’uso obbligatorio  di uniformi.

Il rapporto con gli insegnati

Per quanto riguarda il rapporto con gli insegnanti per ora la mia esperienza diretta è limitata alla scuola dell’infanzia e sono sorpresa dall’attenzione dedicata a documentare la vita scolastica dei bambini: ogni settimana l’insegnante responsabile invia una lunga email, raccontando in maniera dettagliata e corredata da numerose fotografie, le attività svolte durante la settimana trascorsa.

Due volte all’anno i genitori sono convocati per il colloquio con gli insegnati che mostrano a ciascun genitore in privato un fotobook raccontando i progressi di ogni alunno. Anche la laoshi (insegnate di mandarino) fa la sua parte esprimendosi esclusivamente in mandarino… I genitori locali prendono questo momento con estrema serietà e di norma partecipano entrambi al colloquio.

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