curiosità dell'Argentina
Curiosità dell’Argentina. Le abitudini più sorprendenti
Monica Tortora

Monica Tortora

Ho 48 anni vivo da un anno a Buenos Aires dove ho deciso di dare una svolta alla mia vita. Mi sono iscritta alla facoltà di "Turismo rural" presso la FAUBA e sogno di lavorare nell'ambito del turismo ecosolidale e sostenibile in Argentina.

Trasferirsi all’estero comporta sempre la scoperta di nuovi stili di vita e, in alcuni paesi culturalmente distanti dal nostro, anche di comportamenti che possono apparirci stravaganti. Gli italiani che arrivano a Buenos Aires, in genere, non subiscono uno shock culturale poiché la città è molto simile a quelle europee. Tuttavia, passati i primi momenti di acclimatazione al nuovo emisfero (lo scambio delle stagioni è davvero una cosa a cui si fatica ad abituarsi), quando si entra in contatto con le persone del posto e si osservano attentamente i loro atteggiamenti nel quotidiano, è inevitabile notare alcune stranezze tutte locali. Ecco le principali curiosità dell’Argentina, analizzata con “occhio italiano”.

Il saluto

Curiosità dell'argentina

Gli argentini sono persone molto aperte, simpatiche, passionali e spontanee e il loro modo di salutare riflette tali caratteristiche. In Italia, tra persone che non hanno molta confidenza, vige la stretta di mano, un “toccarsi” con circospezione mantenendo le distanze, in Argentina, invece, questo atteggiamento non è contemplato! Che ci si conosca da una vita o da cinque minuti si usa darsi un bacio sul lato sinistro (anche nel momento della presentazione) rendendo gli incontri di gruppo un tripudio di baci.

Il gesto vale per uomini e donne, cosa che per alcuni stranieri è particolarmente difficile da accettare. E al termine di un incontro, guai ad andare via salutando tutti con un cenno della mano e un semplice “ciao”, si passerebbe per maleducati! Spesso, il bacio di saluto è accompagnato da una toccata sulla spalla o da un abbraccio spontaneo e si usa volentieri il “tu”. Ci si adatta velocemente a questa caduta di barriere fisiche, anche se agli italiani inizialmente viene spontaneo allungare la mano.

La fila, tra le curiosità dell’Argentina più sorprendenti

Una curiosità dell’Argentina che può apparire sorprendente, vista l’immagine allegra e caotica del Paese, è il fatto che gli argentini sappiano fare la fila in maniera ordinata e disciplinata. Può apparire un paradosso perché la confusione regna dappertutto, ma quando si tratta di aspettare il bus, entrare in un teatro, o andare dal medico, gli argentini si mettono in ordinata fila indiana e attendono pazientemente il loro turno! Si vedono code per comprare i biglietti dei concerti più importanti snodarsi ordinatamente e senza litigi per interi isolati.

Le feste di compleanno degli adolescenti

Tra le curiosità dell’Argentina c’è una tradizione comune a tutte le società latinoamericane: il festeggiamento del quindicesimo compleanno delle ragazze. Un momento di grande festa e tripudio. Ai quindici anni le ragazze passano dalla fase fanciullesca a quella più adulta e le famiglie affrontano uno sforzo economico notevole per presentare le figlie in società, preparando loro sfarzose feste di compleanno dove le quinceañeras (le quindicenni) saranno al centro dell’attenzione in tutto e per tutto: book fotografici, abito sfarzoso a mo’ di principessa delle favole, video della storia di vita con colonna sonora (spesso strappalacrime) proiettato durante la festa, coreografie di ballo dal vivo, l’entrata a fianco del padre e il valzer ballato con lui ad aprire le danze per poi concedere un ballo agli altri invitati. Le feste sono interminabili, codificate nel minimo dettaglio e quelle notturne arrivano fino all’alba, con colazione come ultima portata.

Curiosità dell'Argentina
Un padre apre le danze ballando con la figlia alla sua festa dei 15 anni.

Gli argentini sono festaioli per natura perciò a godere di grandi celebrazioni non sono solo le adolescenti. I ragazzi, infatti, si possono rifare con una grande festa per i loro 18 anni. Tutte queste feste spesso implicano una competizione nella mostra del proprio status sociale e la gara allo sfarzo può diventare eccessiva, almeno per noi europei, che culturalmente siamo distanti da questo tipo di celebrazioni “troppo calcate”.

Il viaggio post diploma a Bariloche

Sempre in tema di festeggiamenti, tra le tradizioni e curiosità dell’Argentina non si possono non menzionare quelle relative alla vita scolastica dei ragazzi. Nella scuola superiore vige l’usanza, radicata nel tempo ed irrinunciabile, di fare il viaggio di fine studi, il cosiddetto “viaje de egresados” con una meta ben precisa: Bariloche. Questa località si trova nel nord della Patagonia e, oltre ad essere una delle mete più rilevanti del turismo interno, è il centro sciistico per eccellenza del Paese tanto da essere chiamato “la Svizzera Argentina”, grazie ai suoi panorami molto simili a quelli noti a noi italiani. Ci sono agenzie viaggio specializzate in viaggi per i diplomati a Bariloche e anche qui vi è una piccola industria settoriale. Questa esperienza viene vissuta da un gran numero di ragazzi, che la vivono in maniera cameratesca e godereccia, con tutti gli eccessi che ne possono derivare. Pare che ultimamente gli egresados siano così tanto fuori dalle righe che a Bariloche stiano pensando di non ricevere più questo tipo di turismo.

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La località sciistica di Bariloche, in Patagonia, meta del viaggio dei neodiplomati argentini. Foto: Gullebot
La celebrazione della laurea a colpi di… uova

Anche i laureati hanno la loro tradizione, che rientra di diritto nelle curiosità dell’Argentina. Il neo dottore il giorno in cui discute la tesi e prende la laurea viene festeggiato in un modo che risulta strano e bizzarro: all’uscita della facoltà il neolaureato viene ricoperto di farina mescolata a polveri colorate e bersagliato da colpi di… uova! Questa sequenza crea un cocktail micidiale che rimane ben impregnato sia sul marciapiede che sulla pelle del nuovo dottore. Per gli stranieri è inevitabile chiedersi il motivo di questo rito, orribile a vedersi e soprattutto fonde di spreco. Pare che negli ultimi tempi anche gli argentini se ne siano resi conto. Fuori da una sede dell’Università di Buenos Aires recentemente sono apparsi cartelloni che sollecitano gli studenti a festeggiare in maniera sostenibile e responsabile, senza spreco di cibo e con solo l’uso di polveri colorate. I cartelloni pro-sostenibilità dei festeggiamenti invitano le persone a donare ciò che prima veniva lanciato a un “banca del cibo” per i più bisognosi, purtroppo in vertiginoso aumento nel Paese.

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Un cartellone pro festeggiamenti sostenibili fuori dall’Università di Buenos Aires
Le compere

A Buenos Aires sono presenti tantissimi negozi di quartiere che ancora convivono con i grandi gruppi della GDO. Panetterie, macellerie, ortofrutta, gastronomie, ferramenta, salumerie, tintorie, take away di ogni genere, chioschi e minimarket, non manca proprio nulla. Alcuni sono aperti tutta la settimana e molti sono gestiti da comunità ben specifiche: i fruttivendoli sono quasi tutti boliviani, i tintori giapponesi, i minimarket sono cinesi. La specializzazione la si può ritrovare anche nella localizzazione degli esercizi commerciali, ci sono vie “specializzate” in ogni tipo di mercanzia, dei mini cluster, per parlare tecnicamente. C’è la via dei ricambi auto (Warnes), la via dei fioristi (Sarmiento e Almagro) dove molti esercizi sono aperti 24 ore no stop, la via degli articoli in pelle (Murillo), la via dei cotillon e stoffe (Lavalle), la via dei filati (Scalabrini Ortiz), la via degli strumenti musicali (Talcahuano), degli orologiai, degli articoli per macchine fotografiche, dei mobili, etc.

Per i turisti ci sono due esempi classici di questa impostazione tipica porteña: Avenida Corrientes con i suoi numerosissimi teatri e il quartiere San Telmo, centro specializzato dell’antiquariato. Questa iperspecializzazione è tra le curiosità dell’Argentina e in particolare della sua capitale, che risulta molto gradita grazie alla sua praticità: in una città dove spostarsi diventa spesso una piccola odissea, offrire vie di acquisto specializzate ai cittadini è fonte di salvezza dei nervi dei porteños!

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Avenida Corrientes a Buenos Aires, dove sono raggruppati i principali teatri della città
I pasti a domicilio

L’ultima curiosità dell’Argentina riguarda il modo di alimentarsi dei porteños. Dato che i cittadini di Buenos Aires sono spesso sono stressati e stanchi a causa di uno stile di vita che li porta a spostarsi spesso da un punto all’altro della città, diventano pigri ai fornelli. Ciò fa sì che si utilizzano in modo massivo i “delivery”, ristoranti specializzati in consegne a domicilio. Anche i ristoranti normali offrono il servizio di consegna e le app da cellulare specializzate in questo settore abbondano: PedidosYa, Glovo, Rappi… Nelle strade di Buenos Aires esiste un esercito di ragazzi e ragazze che in moto, ma ora anche in bici, consegnano pasti di ogni tipo. Ogni tanto confesso di impigrirmi anch’io e fare un “pedido” (un ordine). Cosa si può chiedere? Empanadas, sushi, pizza, cucina indiana, messicana, arepas colombiane (delle specie di focaccine)… Si ha davvero l’imbarazzo della scelta! Per gli italiani questo ricorso massivo ai take away più che una curiosità è quasi un anatema, vista la cultura gastronomica nazionale, attenta alla qualità. In Argentina, invece, il cibo, servito in porzioni gigantesche, è più questione di quantità.

Foto di copertina: Cmichel67 

 

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