capodanno cinese
Capodanno cinese: benvenuto anno del maiale!
Ludovica Bianco

Ludovica Bianco

Ludovica Bianco nasce a Salerno nel 1982. Dopo la laurea in legge si trasferisce a Milano dove esercita la professione forense. Nel 2013 segue il marito a Singapore dove risiede attualmente. Mamma a tempo pieno di due vivacissimi bambini, nel tempo libero studia per diventare nutrizionista infantile e collabora con New Mother Support Group, un’associazione di volontarie che sostiene e facilita l’integrazione delle neo mamme e delle future mamme a Singapore. Sport, cibo sano ed i suoi bimbi sono le sue più grandi passioni.

Il fermento è finito da poco, Singapore sta lentamente riprendendo i suoi ritmi lasciandosi alle spalle i festeggiamenti per il nuovo anno: addio gallo e benvenuto maiale. Questa festività, generalmente nota come Chinese New Year o capodanno cinese, è una delle più importanti ricorrenze cinesi e celebra per l’appunto l’inizio del nuovo anno secondo il calendario lunare.

Oltre che, ovviamente, in Cina, la festività viene celebrata in molti paesi dell’Estremo Oriente, in particolare Corea, Mongolia, Nepal, Bhutan, Vietnam, Giappone ed ovviamente Singapore oltre che nelle innumerevoli comunità cinesi sparse per il mondo.

Le celebrazioni per il nuovo anno lunare durano quindici giorni ma nella maggior parte dei Paesi dove la festa è celebrata ufficialmente, solo alcuni di questi vengono considerati festivi, a Singapore, in particolare, solo il primo ed il secondo giorno dell’anno nuovo: è l’unico momento dell’anno in cui in questa zona del mondo, sempre febbrile, tutto si ferma e anche molte attività commerciali chiudono i battenti per un giorno.

capodanno cinese

Il primo giorno dell’anno cade in concomitanza della seconda luna nuova dopo il solstizio d’inverno: dunque il nuovo anno non inizia mai lo stesso giorno ma in una data che va dal 21 gennaio al 19 febbraio del calendario gregoriano. Ogni anno è contrassegnato da un “segno” animale che va a costituire un ciclo di 12 elementi: il capodanno segna, ovviamente, il passaggio dall’uno all’altro di questi elementi.

Come accade per il nostro Natale, durante queste festività le tradizioni la fanno da padrone: durante i quindici giorni di festa emerge tutta l’anima scaramantica e tradizionalista cinese.

La pulizia della casa, un must del capodanno cinese

Nei giorni che precedono l’arrivo del nuovo anno ci si dedica solitamente alla pulizia radicale della casa: ogni armadio, cassetto e recondito spazio della casa viene ripulito e svuotato, si elimina tutto quanto di vecchio e superfluo si è accumulato durante l’’anno appena passato e si ricompra tutto nuovo.

I negozi sono presi di assalti in questi giorni e per qualche giorno addirittura cambiano le regole relative allo smaltimento dei rifiuti ingombranti.

Il gesto di pulire la casa ha il significato simbolico di spazzare via la sfortuna e i problemi dell’anno passato e preparare la casa per l’arrivo della fortuna in quello nuovo (proprio per non rischiare di eliminare la fortuna spesso ci si astiene addirittura dallo spolverare nei giorni immediatamente successivi il Capodanno).

La festa vera e propria inizia la sera della vigilia, che quest’anno è caduta il 4 febbraio. Come in tutte le parti del mondo festeggiare è sinonimo di buon cibo e mai come a Singapore, nota per tradizioni culinarie molto radicate, ogni momento è valido per un buon pasto.

I cibi della festa

I cibi che non possono mancare durante le celebrazioni del capodanno cinese sono:

Arance e mandarini, simbolo di buona salute e ricchezza, perché la parola arancia in cinese suona come la parola oro.

Nian Gao, dolci tortine fatte con farina di riso glutinoso simbolo di ascesa della scala sociale, letteralmente la parola si traduce infatti “anno più alto”;

Noodle molto, molto lunghi simbolo di lunga vita;

Pesce, simbolo di abbondanza e ricchezza: non importa come sia cucinato se al vapore, fritto o immerso in qualche strana salsetta, purché ci sia in tavola. Il pesce per il capodanno cinese non può mancare perché la parola è scritta con gli stessi caratteri della parola abbondanza.

Dumplings, secondo la tradizione cinese più dumplings mangi durante le festività, più denaro arriverà durante l’anno.

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Certamente non possono mancare le zuccheratissime pineapple tarts, simbolo di dolcezza e prosperità ed il Fa Gao o prosperity cakes, morbide tortine di farina di riso che in forno fioriscono come boccioli e che, come dice la parola stessa, simboleggiano fertilità e abbondanza.

Una menzione particolare, infine, merita lo Yu Sheng che qui a Singapore è il piatto simbolo del capodanno cinese: finissime verdure crude accompagnate da una grande varietà di ingredienti e condimenti come salmone crudo, pomelo, dorati crostini di pane, semi di sesamo, plum sauce, olio di sesamo, olio di oliva tutti simboleggianti qualcosa di specifico: fortuna, salute, denaro e prosperità per il nuovo anno. Il modo tradizionale di servire questo piatto è mischiare gli ingredienti lanciandoli (Lo Hei) in aria con dei lunghi chopsticks (le classiche bacchette): più in alto si lanciano maggiore sarà la buona sorte per il nuovo anno.

Il galateo del capodanno cinese

Il capodanno cinese non è solo cibo, è anche un’occasione per ritrovarsi in famiglia o visitare amici e parenti. Anche in questo caso esistono regole sociali molto rigide da rispettare.

Innanzitutto il colore considerato portafortuna è il rosso, quindi ci si veste di rosso, la casa è decorata di rosso e il rosso domina nelle decorazioni delle strade. In pratica per quindici giorni non si vede altro che rosso ovunque.Il primo giorno del nuovo anno è dedicato all’accoglienza ed al benvenuto delle divinità benigne del Cielo e della Terra ma soprattutto alla visita di parenti e amici stretti, e soprattutto dei genitori e dei nonni.
Tipica di questa giornata è la danza allegorica detta Lion Dance: un enorme drago balla al suono di rumorosissimi tamburi. Al temine della danza il drago mangia i mandarini e l’insalata offerta lasciando per terra il disegno di numeri fortunati. La credenza popolare, molto diffusa, è che la danza, eseguita da gruppi di professionisti, porti fortuna e prosperità nei luoghi in cui venga svolta.

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Nel secondo giorno le donne sposate sono solite fare visita ai loro genitori; questo è un evento particolarmente lieto, dato che le donne dopo il matrimonio entrano a far parte della famiglia del consorte, presso la quale spesso si stabiliscono tutt’oggi.

Il terzo ed il quarto giorno sono solitamente dedicati alla commemorazione dei defunti e quindi si trascorrono solitamente a casa, astenendosi dal fare visita o dall’incontrare parenti e amici.

La festa delle lanterne

La festa delle lanterne, celebrata il quindicesimo giorno, chiude il ciclo delle festività del Capodanno cinese. Fuori dalle case si accendono candele, per guidare gli spiriti beneauguranti alle abitazioni.

La tradizione, inoltre, prevede che in particolare i bambini accompagnati dai genitori escano per una passeggiata serale con una lanterna in mano. Sebbene i modelli tradizionali di carta a candela siano ancora popolari, sempre più spesso si vedono lanterne in plastica con luci e suoni. Le effigi dei personaggi dei cartoni animati preferiti competono ormai con i motivi tradizionali (animali e piante, scene leggendarie o mitologiche).

I regali

Durante le visite a parenti ed amici si è soliti scambiarsi pacchetti rossi bene auguranti chiamati hong bao. La tradizione dell’hong bao ha radici antichissime e sembrerebbe nata per allontanare i demoni dai bambini. Ad oggi le buste rosse sono simbolo di fortuna e prosperità. Durante il capodanno cinese è rigida regola che gli adulti consegnino l’hong bao ai bambini delle famiglie che ospitano le celebrazioni e che i datori di lavoro li consegnino ai dipendenti.

All’interno delle buste rosse ci si mette denaro: sempre in numero pari purché diverso dal 4 ed i suoi multipli fatta eccezione del numero 8, numero fortunato per eccellenza. ll 4, invece, è considerato un numero sfortunato perché la pronuncia suona come la parola morte (lo stesso accade curiosamente in Giappone).

Gli stranieri e la festa

Benché il capodanno cinese sia una festa affascinante per gli stranieri che risiedono a Singapore, dopo sei anni dal nostro arrivo certamente non si può dire di essere parte della comunità locale e, come noi, tutti gli espatriati. Anche quest’evento vede i non cinesi come spettatori incuriositi. Tuttavia, pian piano, qualche piccola tradizione inizia a farsi strada anche tra di noi e quest’anno lo Yu Shen ha animato anche la nostra tavola. Insomma, una festa lunga e piena di tradizioni che si imparano a conoscere lentamente, perciò benvenuto maiale, simbolo di generosità, stabilità ed altruismo.

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