…il piacere di leggere una voce piena e corposa come quella di Patrizia Rinaldi in una storia intrigante e ben strutturata come quella di “La danza dei veleni” per E/O che vede il ritorno di Blanca, la detective ipovedente già protagonista di tre avventure: “Tre, numero imperfetto”, “Blanca” e “Rosso caldo”.
Il caso che deve seguire è l’omicidio di due veterinari idealisti e coraggiosi, che si intreccia con quelli misteriosi di proprietari di negozi di animali a causa del morso di ragni velenosi.
In “La danza dei veleni” la ricchezza introspettiva dei personaggi e la felicità piena dei dialoghi dà alla lettura la giusta dimensione di profondità e riflessione sul mondo che ci circonda, sulle relazioni umane e la molteplicità delle reazioni emotive. Il piacere viene dalla trama, non scontata né banalizzata per far trionfare il bene e il consueto, ma strutturata su incastri perfetti e tasselli ben composti e architettati. La realtà è viva e presente nelle pagine ma sempre intimamente vissuta dai comportamenti e dalle reazioni dei personaggi. Non un racconto in oggettiva come spesso avviene nei gialli, ma un racconto in soggettiva, quella molteplice e varia dei diversi personaggi, che rende “La danza dei veleni” un romanzo di indagine in senso lato e universale