Di Bali e dell’Indonesia si parla spesso come destinazioni paradisiache per vacanze indimenticabili, oppure come mete per chi sogna di cambiare completamente vita. Ultimamente, tuttavia, è un altro il motivo che ha portato queste zone del mondo alla ribalta della cronaca: le eruzioni vulcaniche, in particolare quelle del vulcano Agung di Bali.
L’Indonesia fa parte del famoso “Ring of Fire”, un’area immensa, situata nell’Oceano Pacifico, dove terremoti ed eruzioni vulcaniche sono frequentissime. Questo “anello di fuoco” a forma di ferro di cavallo, si estende per 40,000 chilometri e comprende ben 452 vulcani sia attivi che dormienti. Le eruzioni più potenti della storia sono avvenute proprio all’interno di quest’aerea.
In Indonesia ci sono ben 150 vulcani attivi (27 solo sull’isola di Giava), di cui 3 nella piccola isola di Bali. Uno di questi, il vulcano Agung, che si trova a 70 chilometri da Kuta, una delle zona turistiche dell’isola. Dopo l’ultima e disastrosa eruzione del 1963, che aveva causato oltre mille vittime, il vulcano aveva cessato ogni attività, ma già dalla fine del 2017 è tornato a darsi da fare con frequenti eruzioni mettendo in allerta gli abitanti dell’isola.
Vivere a Bali con la minaccia del vulcano
Alto 3124 metri, lo scorso giugno il vulcano Agung è tornato alla ribalta della cronaca, finendo nelle notizie dei quotidiani di tutto il mondo, nonostante l’eruzione non sia stata delle più spettacolari e potenti. In quell’occasione non ci sono state evacuazioni della popolazione e nessuno spettacolo pirotecnico, solo un bel po’ di fumo e cenere, arrivati però quasi a duemila metri di altezza. Il vulcano si trova a parecchi chilometri dall’aeroporto di Denpasar e fino ad oggi i venti, fortunatamente, hanno sempre soffiato in direzione contraria, senza causare troppi disagi ai voli aerei e agli abitanti dell’isola.
Nonostante i danni limitati, il vulcano a Bali ha creato una situazione paradossale. Da un lato il timore delle eruzioni ha fatto sì che migliaia di prenotazioni turistiche venissero annullate, danneggiando notevolmente l’economia locale. Dall’altro, per i residenti, la vita sull’isola nei mesi di maggiore timore è stata molto più facile e piacevole: zero traffico, molto silenzio e spiagge deserte.
L’imprevedibilità della situazione al momento richiede prudenza perché terremoti ed eruzioni a Bali non sono un’opzione remota. Chi ama la natura ed è curioso di scoprire la vita su questa splendida isola, prima di partire dovrebbe stipulare di una assicurazione sanitaria di viaggio adeguata e munirsi anche di maschere adatte per bloccare le polveri e le ceneri vulcaniche.