Eleonora Rocca Digital Innovation Day
Eleonora Rocca, l’imprenditrice che ha creato l’evento digital più cliccato d’Italia
Chiara Argentero

Chiara Argentero

Biellese di nascita, Bolognese per adozione e a Barcellona per amore. A parte vivere in città che iniziano sempre con la “B”, lavora nel mondo della comunicazione e nell’organizzazione di eventi. Montagna, libri, fotografia sono le sue grandi passioni.

Romana nell’accento e nella simpatia, internazionale e creativa dalla testa ai piedi, tanto da vivere a Londra da diversi anni, Eleonora Rocca è conosciuta nell’ambito imprenditoriale come la pioniera degli eventi digital in Italia. Una storia alle spalle, ricchissima di eventi e di esperienze, che parte da Roma dove Eleonora Rocca dopo il Liceo si iscrive a Giurisprudenza. Inizia a lavorare giovanissima, in concomitanza del primo anno di Università, con una collaborazione stabile con la multinazionale HP.

E qui avviene il primo approccio con il mondo del marketing e la scoperta di alcuni fattori che saranno poi determinanti per tutta la sua carriera: il contatto con il pubblico, la dinamicità di un settore in continua espansione e la sfida di cimentarsi con un mondo in costante cambiamento, che poco si sposavano con il mondo delle toghe e del diritto giuridico che aveva immaginato per il suo futuro.

Londra: la prima scintilla

Nel 2005, chiede un’aspettativa di un anno ad HP, per andare a Londra a fare un corso di inglese- business applicato al management. Di quell’esperienza ricorda:

Mi sono innamorata di Londra, è stata un’esperienza fantastica ero in un residence universitario internazionale con altri 250 studenti, ho lavorato presso un’azienda, ho viaggiato nei weekend visitando le capitali d’Europa. È stato un anno di grande ispirazione. Qui nasce la scintilla che mi fa dire: un giorno tornerò e ci tornerò per sempre.

Dopo l’anno all’estero, Eleonora Rocca torna a Roma per finire gli studi con l’idea di rientrare a Londra al più presto. Ma allo scadere dell’ultimo esame e della preparazione della tesi i suoi programmi prendono ancora una volta un’altra strada.

La parentesi milanese

Definita la tesi in Diritto commerciale comunitario, la futura imprenditrice, spinta anche dal suo relatore, cerca uno stage a Milano che possa apportare un contributo sensibile alla sua tesi finale. La risposta arriva da uno stage organizzato dalla Regione Lombardia in ambito Export management.

Mi sono detta, vado su a Milano tre mesi… ma mai avrei immaginato di rimanere per cinque anni.

Nel 2008 Milano è una metropoli vibrante e ricca di opportunità, che si concretizza quasi immediatamente con un lavoro nel settore vendite in una scuola d’Inglese di spicco, dove Eleonora Rocca gestisce tutti i clienti B2B: dalle case di moda alle multinazionali. Una volta discussa la tesi per l’intraprendente neolaureata si materializza sempre di più la necessità di prendere una decisione sul suo futuro: avvocato, si o no?

Probabilmente la decisione dentro di sé, Eleonora Rocca l’aveva già presa da tempo. Ma il sacrifico di aver portato a termini gli studi e un senso di riconoscenza nei confronti del docente che l’aveva sostenuta con entusiasmo nella prova finale, le fa accettare la proposta di collaborare con uno studio di avvocati di Milano, iscrivendosi comunque alle selezioni per il master in marketing e comunicazione del Sole 24 ore.

In attesa dei risultati del master affronta l’esperienza giuridica, ma alla conferma dell’ingresso nella nota business school milanese, Eleonora Rocca non ha più dubbi: avvocato no.

Moda e carriera verticale

Terminato il master, Eleonora Rocca inizia a lavorare per Roberto Cavalli, dando seguito a una grande passione per la moda e nel 2009 lavora per Privalia, che al tempo era una startup di 30 dipendenti in cui la giovane manager si cimenta per la prima volta con il mondo digitale.
In seguito viene contatta da Microsoft dove prende forma la prima grande esperienza nel marketing e a trent’anni è Product marketing manager di Office di per l’Italia dove segue, tra gli altri, il lancio di Windows 2008, Office 2013, un’esperienza imprescindibile per la sua carriera e dalla quale, sostiene, ha imparato tutto quello che sa.

Il ritorno a Londra senza certezze

Nel 2013, dopo tre anni in Microsoft, il “desiderio di Londra” si rifà vivo e con esso anche la necessità di interrogarsi sugli obiettivi del proprio futuro.

 Milano cominciava a starmi stretta, avevo sempre Londra nella testa. Continuavo a dirmi, questo non è il mio sogno? Il mio sogno era vivere a Londra. Nonostante il mutuo della casa appena comprata e il mio lavoro a Microsoft, decido di partire senza sapere cosa sarebbe stata della mia vita.

 Dopo sole due settimane Eleonora Rocca trova lavoro come marketing manager di una grande azienda per il mercato UK e Irlanda nel settore tech e da quel momento in poi non si è più fermata. Ha sviluppato la sua carriera corporate a 360°, ma soprattutto, nei ritagli di tempo, ha fondato la sua azienda che lavora principalmente a Milano, da cui è nato l’evento Digital Innovation Days (DiDays) che è uno degli eventi più importanti d’Italia per il settore innovazione, digital e social media, e ha aperto una piccola agenzia a Londra dove confluiscono tutte le attività di speaker, consulenza e insegnante a cui si dedica a pieno ritmo da più di 3 anni.

La storia dei Didays si evolve come la sua ideatrice: nasce nel 2014 come evento gratuito di un solo giorno con il nome di Mashable Social Media Day, nel 2016 diventa un evento a pagamento, per trasformarsi in impresa nel 2017, con tre giorni di eventi a tutto tondo sul mondo dell’innovazione e la partecipazione di relatori dagli headquarter del tech: Silicon Valley, Singapore, Stati Uniti, “contaminando con internazionalità” questo evento, che nel 2017 con 27.000 like su Twitter in tre giorni, è stato l’evento più cliccato dell’anno.

La missione di un’Italiana all’estero

Eleonora RoccaLa scelta di fare un evento dedicato al digitale a Milano ricalca la sua mission come italiana all’estero che, ricca della sua esperienza, ha deciso di portare qualcosa di bello nel suo Paese.
Rispetto all’Italia, Eleonora Rocca che ha girato tutto il mondo, ha le idee molto chiare, dice:

 Paesi belli dalla testa ai piedi come l’Italia ce ne sono pochi.

 L’imprenditrice, tuttavia, non manca di sottolineare che nel nostro Paese, a differenza di tanti altri, permane un approccio al lavoro desueto, costantemente in ritardo e che fatica a tenere il passo con il mondo che cambia alle velocità attuali. Dice:

Molte volte faccio un’autocritica anche con i colleghi che fanno il mio stesso lavoro: abbiamo fatto tanti eventi, tante attività di divulgazione, un gran parlare della cultura digitale. Ma alla fine la domanda è: tutta questa divulgazione dove arriva? Davvero abbiamo fatto una divulgazione che ha permesso di fare delle scelte in questo senso? O siamo sempre quella cerchia di gente ristretta che guarda più lontano?
Fare innovazione significa investire. Quando è il momento di arrivare alla fase di implementazione reale, quanti si tirano indietro?

Per ora le sue radici rimangono quindi piantate sul suolo inglese, dove il terreno per l’innovazione è fertile, e la voglia di crescere molta e gli stimoli per poterlo fare continui.

La vita a Londra e la Brexit

È impossibile non chiedere ad Eleonora Rocca che clima si respira con la Brexit ormai in vigore, in una città come Londra dove gli italiani toccano numeri record di 600.000 unità.

La risposta è ancora una volta positiva. Se è vero che da un lato molti mettono in dubbio la loro permanenza in UK, per altri, come per Eleonora Rocca, è un momento che va vissuto con fiducia nei confronti di una nazione che nella storia ha sempre saputo stringere patti economici e strategici vincenti con gli altri paesi.

Non un momento di stallo, piuttosto un momento di cambiamento, che porterà nuovi accordi e vantaggi.
Il clima londinese, che probabilmente è differente da quanto si respira fuori dalla città, continua ad essere molto intenso e frenetico, ricco di stimoli internazionali e di persone che trovano in Londra un luogo unico per dar vita ai loro sogni imprenditoriali.

A proposito di sogni, chiedo a Eleonora Rocca sul finire dell’intervista, quali sono i suoi obiettivi per il futuro prossimo e cosa consiglierebbe ai giovani che vogliono cimentarsi in un’esperienza come la sua. Dice:

Se ne avete la possibilità viaggiate. Se per il business Londra è la Fiat 500 sgargiante, la Silicon Valley è la Ferrari dove davvero si respira un ecosistema imprenditoriale che funziona. E se non potete viaggiare guardate comunque fuori dai confini, leggete libri, fatevi contagiare da influencer internazionali, senza farvi manipolare. E poi interrogatevi, ci sono cose che nessuno ti insegna, ma il primo passo per trovare la propria strada è farsi delle domande: Cosa voglio fare? Cosa so fare?

Il consiglio: fare rete sempre

Eleonora Rocca, che ha vissuto sulla sua pelle, molti cambiamenti, dal percorso di studi, alla scelta di diventare imprenditrice, sa che il cammino non è facile e che prima di tutto occorre essere molto onesti con se stessi e con le proprie capacità. Il modello Steve Jobs, a cui tutti oggi tendono non è la normalità, ma piuttosto un monito per raggiungere i propri obiettivi con sacrifici e devozione, che senza una solida struttura intorno, non sempre vengono ripagati. Per questo bisogna essere molto obiettivi con se stessi e circondarsi di persone che possano supplire alla proprie mancanze. In due parole: fare rete.

La cosa che le manca di più dell’Italia, oltre al calore della gente è sicuramente il sole. Nei primi anni a Londra, il clima frenetico della città ha preso il sopravvento su tutto, ma dopo sette anni, la mancanza dei tramonti italiani è una di quei dettagli di cui si sente la nostalgia.

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