Renata Zanchi è una delle top model italiane più quotate al mondo. Da oltre vent’anni sfila sulle passerelle degli stilisti più prestigiosi e appare sulle copertine delle riviste internazionali. Conduttrice televisiva, imprenditrice e fashion blogger, con un seguito di quasi 200 mila follower sui social, ha creato un brand col suo nome sempre più affermato online come offline.
La incontro a Barcellona, a casa di amici comuni, un pomeriggio d’inverno, poco prima dell’arrivo della pandemia che ha stravolto la vita dell’intera umanità. Un’occasione informale tra persone che si conoscono da tempo. Impossibile non notare la sua bellezza nonostante indossi abiti sportivi e non ci sia traccia di trucco sul suo viso. A renderla speciale non è soltanto il fascino indiscusso, bensì la sua trascinante simpatia che si manifesta con chiacchiere e sorrisi dedicati anche a chi, come me, è una perfetta sconosciuta. In breve mi racconta la sua storia, che avremo modo di approfondire in un’intervista nei giorni successivi.
Gli inizi nella Milano anni novanta
Nata a Seveso, in provincia di Milano, in una famiglia che definisce tradizionale e molto unita, a soli quattordici anni Renata Zanchi viene catapultata nel mondo della moda grazie a due fratelli più grandi che durante l’estate guadagnavano qualche soldo extra lavorando come modelli per una nota agenzia. Lei spiega così i suoi inizi:
Qualche volta d’estate chiedevo ai miei fratelli di portarmi con loro. Per me da ragazzina era un’avventura prendere il treno per accompagnarli a Milano. Io sono sempre stata molto alta per la mia età e in agenzia non sono passata inosservata. Quando ho intravisto l’opportunità, ho deciso di provare. Inizialmente era per gioco, mai avrei pensato che sarebbe diventato un lavoro così serio.
È così che Renata Zanchi entra nella scuderia di una delle più forti agenzie milanesi degli anni novanta, la Riccardo Gay, che la proietta fin da subito nel mondo della moda, ma senza trascurare la scuola. Ricorda la protagonista:
In quegli anni si respirava la moda nell’aria, a Milano c’era un fervore particolare. Il lavoro era molto intenso, ma non ho mai messo in discussione il fatto che avrei terminato gli studi. La mia famiglia mi ha sempre inculcato i valori del lavoro e del sacrificio e insegnato una disciplina molto forte. Fino a 18 anni mia mamma mi accompagnava a tutti i casting e agli shooting. Io, finito il lavoro, tornavo nel mio paesino di provincia, prendevo il libro e studiavo per la verifica del giorno dopo.
Laurea con 110 e lode e sette lingue
A 16 anni Renata Zanchi conquista la sua prima copertina su Vogue Italia. Da lì la sua carriera decolla. Racconta la modella:
Dopo il diploma al liceo linguistico commerciale fare la modella è diventato il mio lavoro al 100%, mi ci sono buttata anima e corpo per due anni, ho viaggiato e vissuto all’estero, a Parigi e Londra, passando da una sfilata all’altra, da un set all’altro.
Le lingue sono la base della formazione accademica di Renata Zanchi che dopo le superiori parla già inglese, francese e tedesco. All’Università si iscrive a Scienze della mediazione linguistica e culturale, dove studia anche il russo e si laurea con 110 e lode. Con il trasferimento a Barcellona, poco più tardi aggiungerà al suo curriculum anche lo spagnolo e il catalano.
Conciliare la vita da studente con quella da modella professionista non è stato facile. Ho passato molte notti sui libri, ma quel periodo è uno dei più bei ricordi che ho. So che il mio ambiente, con il mito delle feste e delle notti in discoteca, è potenzialmente pericoloso per una ragazzina, ma io ho sempre avuto valori forti e una famiglia che mi ha sostenuto ed accompagnato. Paradossalmente ho visto circolare più droga a scuola che sulle passerelle.
Barcellona e la TV
A una mente brillante e preparata come quella di Renata Zanchi la carriera della modella, per quanto ricca di soddisfazioni comincia presto a non bastare così, dopo la laurea, nel 2007 sceglie di dedicarsi anche a nuove esperienze professionali, compatibili con la sua attività principale. Spiega lei:
Sentivo il bisogno di toccare con mano la vita perché il lavoro della modella, è innegabile, è un po’ superficiale, si vive in una “bolla” in cui conta solo l’apparenza. Volevo capire cosa significa cominciare da zero in una nuova attività e ho trovato lavoro in un’agenzia di comunicazione a Parigi, dove vivevo in quel momento. Poco dopo conosco l’uomo che diventerà il mio compagno di vita e per lui mi trasferisco a Barcellona, dove decido di provare a realizzare il mio sogno nel cassetto: fare televisione.
Con l’intraprendenza che la caratterizza, Renata Zanchi contatta le agenzie di produzione spagnole e un mese dopo è già in onda sul canale La Sexta, dove lavora come reporter in Mucho que perder, poco que ganar, un programma di intrattenimento di fascia pomeridiana andato in onda nel 2011.
Nonostante la crisi economica che in quegli anni attanaglia il pianeta, le proposte di lavoro non le mancano. Una in particolare le sembra irrifiutabile:
Vengo ingaggiata dall’enorme agenzia americana Ford Model lavorare negli Stati Uniti. Io da sempre avrei voluto vivere per un periodo negli Usa, perciò ho colto l’opportunità al volo e mi sono trasferita a Miami.
A Miami tra set fotografici e televisivi
Per Renata Zanchi l’esperienza americana è entusiasmante, lavora tantissimo e viaggia in continuazione. In quei giorni viene a conoscenza di un concorso lanciato da ESPN, la catena televisiva di sport più potente degli Stati Uniti, in cerca di un reporter per l’America Latina da inviare ai mondiali del 2014 in Brasile. Renata Zanchi non ci pensa due volte e si candida, mandando un proprio video. E ancora una volta la sua intraprendenza e il suo talento vengono premiati:
Per partecipare ho dovuto studiare tantissimo, perché ogni giorno bisognava rispondere in diretta a varie domande e dimostrare di sapere molto di calcio. Io sono arrivata in finale insieme a un’altra ventina di persone. Ero l’unica europea e sarebbe stato incredibile se avessi vinto. Ma anche così per me è stata una grande soddisfazione, soprattutto perché Espn mi ha proposto di iniziare una formazione nei loro studi in Connecticut per lavorare con loro e ho dovuto fare una scelta.
Di nuovo in Tv in Spagna
La proposta di ESPN è lusinghiera, ma Renata Zanchi in quel momento è impegnatissima con il suo lavoro da modella che le dà grandi soddisfazioni. Cambiare avrebbe comportato trasferirsi dalle spiagge assolate di Miami ai boschi innevati del Connecticut. Racconta la protagonista:
Era un cambiamento di vita troppo grande. Io amo l’intrattenimento televisivo, ma non mi vedevo a commentare partite di tennis, rugby o baseball. Espn è una catena molto tecnica, quindi alla fine ho rifiutato e ho continuo a lavorare come modella. Intanto dalla Spagna mi hanno proposto un nuovo programma, ancora una volta su La Sexta.
Nuovamente ingaggiata dal canale spagnolo per partecipare come co-conduttrice al programma satirico El Intermedio International Edition, all’inizio del 2013 Renata Zanchi rientra a Barcellona per poi trasferirsi nuovamente a New York. Da allora la sua vita si divide tra il vecchio e il nuovo continente.
La nascita del marchio Renata Zanchi Collection
Se madre natura l’ha dotata di una bellezza impressionante, la modella ci ha messo del suo nel costruire passo a passo una carriera che oggi gira intorno al suo nome, diventato un brand di successo.
L’idea del brand l’ho avuta per la prima volta quando vivevo a Miami. Stavo passeggiando per Lincon Road, mi ero fatta fare un cappellino di cotone nero con le mie iniziali, perché non riuscivo a trovarne uno che mi piacesse. Le persone mi fermavano per strada per chiedermi dove l’avessi comprato, così ho cominciato a pensare di usare la marca. Ho iniziato producendo cappellini, poi le T-shirt, quindi i top di seta, mantenendo sempre una qualità alta e producendo tutto in Spagna. Ufficialmente la marca Renata Zanchi Collection nasce un anno e mezzo fa e stiamo crescendo di giorno in giorno.
Una parte importante del lavoro della top model italiana oggi è la gestione della sua immagine sulle reti sociali, attività che cura personalmente, nonostante la impegni varie ore ogni giorno. Spiega lei:
I social li seguo da sola e continuerò a farlo, cerco di rispondere sempre a tutti perché credo che contribuiscano a togliere delle barriere. Se lo facesse un altro al posto mio non ci sarebbe spontaneità.
E a Renata, la spontaneità, non manca di certo. Il suo prossimo sogno? La tv in Italia.