Kolja viene dall’Ucraina, dalla zona sconvolta dalla guerriglia tra nazionalisti e filorussi, funestata dalle radiazioni della nube di Chernobyl, e insieme con Natasha e la sorella più piccola Katya è ospite di Marcello e Natalia, all’interno del progetto che porta i bimbi degli orfanotrofi ucraini in Italia per qualche mese. Per la coppia è l’occasione di vivere l’esperienza che sentono di avere perso, e che in parte è la causa che li ha spinti alla separazione: quella di sperimentare una storia familiare, che nonostante gli studi filologici su Virgilio di Marcello e le aspirazioni da scrittrice di Natalia, non hanno voluto scrivere quando erano insieme e apparentemente felici.
Giulia Corsalini, al secondo romanzo dopo il molto apprezzato “La lettrice di Cechov”, sempre per Nottetempo, con scrittura affascinante e suggestiva indaga con maestria nell’intrigo e nelle sfumature più recondite delle emozioni e dei sentimenti che affiorano nelle relazioni umane, offrendo un quadro d’interni dalle tinte tenui e dalle atmosfere sospese di profondo impatto emotivo.
“Kolja. Una storia familiare” sarà la lettura dal profumo persistente e intimo che inebrierà la vostra estate.