Avrei voluto essere una di loro e partecipare agli incontri del giovedì, in una Catania dalla bellezza brillante che Elvira Seminara sa rendere e mostrare con grande eleganza e pertinenza, cogliendo i cambiamenti stagionali e le sfumature dei toni e dei colori, in particolare la voce del mare che può parlare al posto di chi non trova le parole per dire ciò che deve. I protagonisti, tra cui la voce narrante, sono donne soprattutto ma anche uomini in quella fase strana e particolare della vita moderna che si apre sul finire dei cinquanta e la soglia dei sessant’anni. Un discrimine anagrafico sempre più difficile da definire, perché la modernità impone di essere giovani, la natura asseconda talvolta questo desiderio di eterna giovinezza ma altre ne mostra la fugacità e spesso anche la disillusione. Un romanzo giocato sui dialoghi e le riflessioni, in cui la trama è la vita tra i negozi, i bar, i locali e le case degli amici del giovedì. Tragicomico come la vita.
“I segreti del giovedì sera” (Einaudi) sarà la lettura da indossare come l’abito estivo giusto per sfoggiare grazia e malinconia, voglia di vita e amarezze esistenziali.