Pandemia e incertezza, causa ed effetto a cui nessun abitante del pianeta oggi può sottrarsi. Il Covid-19 ha lasciato un segno nelle vite di ciascuno di noi, ha cambiato ritmi ed abitudini, ha provocato una crisi sanitaria ed economica globale, ma soprattutto ha generato, e continua a farlo in alcuni paesi più di altri, un’enorme senso di incertezza.
Contrariamente ad altre culture, in quella italiana l’incertezza viene vissuta in modo mediamente negativo, generando elevati livelli di ansia. Ciò non toglie che esistano differenze individuali importanti e che persone maggiormente resilienti abbiano una miglior capacità di gestire l’incertezza.
Pandemia e incertezza: le 10 risorse degli expat
Tra queste persone si collocano in genere gli italiani che hanno al loro attivo un’esperienza di vita all’estero. I motivi sono tanti, volendoli riassumere ne risulta un decalogo, certamente non esaustivo, ma che ben schematizza le risorse che la vita da expat aiuta a sviluppare.
1.PROPENSIONE AL RISCHIO
Lasciare il proprio paese vuol dire uscire dal proprio guscio, lasciare la sicurezza per un mondo fatto di incognite. Riuscire a sopravvivere al di fuori del guscio rende più forti e più preparati per affrontare il susseguirsi di sfide che la vita propone.
2.ADATTAMENTO
Arrivare in un nuovo mondo significa doversi adattare a nuove situazioni, nuovi usi e costumi, nuove persone. Sapersi adattare è un’abilità che si rivela fondamentale nella vita, sia in ambito personale che professionale. Perché l’unica costante della vita è il cambiamento.
3.CONSAPEVOLEZZA
Con le prime soddisfazioni si arriva ad acquisire consapevolezza rispetto a ciò che si è in grado di realizzare. Spesso ci si sorprende di se stessi constatando il numero di difficoltà e ostacoli che si è in grado di superare.
4.CAPACITÀ DECISIONALE
Vivere all’estero significa anche imparare che esistono più modi di fare una stessa cosa, a seconda della cultura. Valutare le alternative rende più esperti nell’identificare la scelta giusta e nel prendere le decisioni. Tutto ciò implica un maggior orientamento al successo.
5.CREATIVITÀ
Allo stesso modo sperimentare luoghi e modi di vita lontani dal nostro aiuta a pensare in modo più creativo, fuori dal coro.
6.PROBLEM SOLVING
Lungo il percorso, lontano da casa, le cose non vanno sempre come ce le eravamo immaginate, sorgono contrattempi e fattori non contemplabili a distanza. Accade così che durante l’esperienza all’estero ci si alleni quotidianamente a risolvere problemi e imprevisti. Questo, alla lunga, permette di accrescere vertiginosamente la sicurezza in se stessi. Pandemia e incertezza, insomma, sono una delle tante complicazioni che gli expat si trovano ad affrontare.
7.ACCETTAZIONE
Allo stesso tempo si impara ad accettare ciò che non si può cambiare. Si apprende a trarre il meglio da ogni situazione e cogliere l’opportunità che si nasconde dietro ad ogni imprevisto.
8.NETWORKING
L’esigenza di costruire un nuovo network, conoscere gente, tessere relazioni è un altro tassello della propria crescita. La solitudine spinge anche i più timidi a fare uno sforzo, un passo in più verso gli altri, sviluppando capacità di socializzazione che tornano utili ovunque e in qualunque fase successiva della vita.
9.LASCIARSI ANDARE
Questa girandola di sfide e cambiamenti può confondere e disorientare, tanto da non sapere più a che punto della propria vita ci si trovi, se sia il caso di andare avanti o di tornare indietro. L’expat impara a convivere con l’incertezza e l’abbraccia.
10.FLESSIBLITÀ
In breve, si impara che viaggiare per il mondo è tutta una questione di flessibilità nel seguire il flusso, proprio come vivere.
Queste risorse, una volta acquisite, fanno parte del proprio bagaglio e sono riutilizzabili in ogni contesto. La pandemia richiede l’impiego di grandi energie per reinventarsi e adattarsi a una nuova vita, con nuovi paradigmi e nuove regole inimmaginabili un anno fa. Attingere al proprio bagaglio di risorse permette allora di continuare a crescere e creare una nuova realtà.