Alessandro Bertoldi
Rilanciarsi con LinkedIn. Alessandro Bertoldi crea “Eve”, rete di professionisti per far fronte alla crisi
Patrizia La Daga

Patrizia La Daga

Giornalista milanese, co-fondatrice di ItalianiOvunque.com. Si è sempre occupata di temi economici, sociali e culturali e ha condotto trasmissioni televisive su emittenti private. Dal 1999 risiede in Spagna, a Barcellona, dove per alcuni anni ha fondato e diretto la rivista a diffusione nazionale "Ekò", specializzata nella new economy. Nel 2012 ha creato Leultime20.it, sito dedicato ai temi letterari e culturali. Dal 2018 organizza e presenta l'evento di storytelling motivazionale Leadership Arena con grandi personaggi italiani e spagnoli. Leggere, viaggiare e fare sport sono le sue grandi passioni (dopo i suoi due figli).

Ci sono persone nate per rompere barriere, capaci di interagire in modo spontaneo con chiunque, persone che fanno delle relazioni umane il loro patrimonio più prezioso. Alessandro Bertoldi 52 anni, cuneese di nascita ed “europeo di adozione”, come ama definirsi, fa parte di questa categoria di “professionisti del networking”.

Consulente aziendale e formatore da oltre 20 anni, fondatore con la moglie Ana M. Alvarez, di Elite Academy, nella sua lunga carriera ha fatto del cambiamento e dell’evoluzione sua e delle persone vicine a lui, il suo mantra. Tanto che nelle sue ultime iniziative imprenditoriali lo affiancano nomi come la campionessa olimpica di Kayak, Josefa Idem, oggi psicologa di grande reputazione e imprenditori del calibro del fondatore, a metà anni ’90, di Area Banca, Federico Tralli.

Alessandro Bertoldi

Nel 2017 questo piemontese dall’energia inarrestabile si è trasferito con la famiglia a Siviglia e la sua ultima creazione si chiama EVE – Elite Value Exchange, un’iniziativa nata per contrastare la grave crisi generata dalla pandemia, che ha nella rete sociale LinkedIn lo strumento di lavoro e il denominatore comune. Spiega Alessandro Bertoldi:

Nei mesi del lockdown, essere sottoposto, come molti di noi, agli “arresti domiciliari” mi ha causato una profonda crisi psicologica e mi sono preso del tempo per analizzare la situazione. A mio avviso, nei prossimi due anni oltre 300.000 imprese chiuderanno i battenti. Questo causerà una crisi mai vista nel dopoguerra e, oltre alle imprese, a farne le spese ne saranno i professionisti che, a vario titolo, forniscono loro servizi di consulenza. Eve si rivolge specificamente a loro, in quanto ritengo questi profili professionali impreparati a gestire questa situazione e ad “uscirne professionalmente vivi”.

Una rete internazionale per sostenere i professionisti

Eve – Elite Value Exchange si propone di supportare i professionisti nella creazione e comunicazione del lor brand, usando la piattaforma social LinkedIn come cassa di risonanza. Tra i suoi  obiettivi principali c’è quello di insegnare a vendere e a fare rete, attività che per molti resta un grande limite. Spiega ancora Alessandro Bertoldi:

Il “chi fa da sé fa per tre” è un concetto ormai obsoleto, specie con la crisi in atto. Il nostro scopo è rendere il professionista che aderisce a Eve una sorta di “general contractor” della consulenza. Puntiamo a divenire la più grande e trasversale organizzazione professionale presente in Europa, con quattro mila associati. Vogliamo essere i più efficaci in ambito PR e per capacità di mettere il cliente al centro, individuando i suoi reali bisogni e scegliendo per lui i professionisti adatti.

Alessandro Bertoldi

Dai Balcani a Siviglia

Spirito libero per definizione, il consulente piemontese ha sviluppato Eve dopo aver conosciuto diversi mercati esteri e aver diversificato le sue attività, intessendo rapporti anche con imprenditori stranieri, in particolare nell’area dei Balcani. Racconta il protagonista:

Nel 2016 ebbi l’opportunità, grazie a un lavoro svolto a Belgrado per un cliente italiano, di conoscere a fondo una persona straordinaria, Misa Pavicevic. Con lui sviluppammo un rapporto di collaborazione e fratellanza e decidemmo quindi di fondare Elite Balkans, con l’obiettivo di rivoluzionare le risorse umane in un territorio, quello della ex-Yugoslavia, profondamente segnato da paradigmi secolari e dalla guerra subita a fine anni ‘90. Con Misa, Elite Balkans è cresciuta e oggi annovera clienti e collaboratori in Serbia, Montenegro, Macedonia, Bosnia, Croazia, Slovenia e Bulgaria.

A dimostrazione di quanto il cambiamento non lo spaventi, Alessandro Bertoldi nel 2017 sceglie di trasferirsi in Spagna con moglie e figlie, allora di tre e tredici anni, e da una mini fattoria composta da tre cani, tre somari e un cavallo. L’imprenditore motiva così la sua scelta:

Con mia moglie, dopo un percorso di vita mai banale e ricco di soddisfazioni costituito da ben 27 anni di rapporto, 25 di convivenza e 18 di matrimonio, abbiamo preso questa decisione in quanto ritenevamo che l’Italia avesse preso una piega per noi inaccettabile. Oggi so che è stata la scelta strategica più azzeccata. In meno di un anno abbiamo rivoluzionato le nostre vite e ne è valsa la pena. Lo scorso anno ho delegato la direzione generale di Elite Academy a colui il quale da mio delfino è divenuto il miglior consulente da me conosciuto in 20 anni di attività professionale, Giovanni Patrizi.

Alessandro Bertoldi
Alessandro Bertoldi nella sua casa di campagna a Siviglia, dove si è trasferito con la famiglia
I consigli anti-crisi

Profondo conoscitore dell’animo umano grazie al lavoro di coach, che negli anni lo ha portato ad assistere in modo individuale oltre due mila persone e attento all’evoluzione dei mercati e delle realtà economiche internazionali, Alessandro Bertoldi ritiene che, per imprenditori e professionisti le difficoltà siano appena cominciate e che la crisi sarà epocale. Per questo non lesina i consigli:

La parola d’ordine è diversificare: nazione, attività, clienti, collaborazioni. Poi ritengo che si debba guardare al futuro come a una sfida con sé stessi, creando le condizioni per smetterla di combattere con il nemico di turno, con il concorrente di turno. I miei migliori successi li ho ottenuti anche coinvolgendo concorrenti o magari dialogando e trovando un accordo con un apparente avversario. Suggerisco poi di frequentare esclusivamente persone che si reputano gradevoli e dalle quali trarre positività. Lasciamo perdere i “ladri di energia,” insomma. Oltre a “derubarci” non ci porteranno da nessuna parte!

 

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