Francesca Cresciullo, l’artista italiana che crea i mondi virtuali delle serie TV più famose
Patrizia La Daga

Patrizia La Daga

Giornalista milanese, co-fondatrice di ItalianiOvunque.com. Si è sempre occupata di temi economici, sociali e culturali e ha condotto trasmissioni televisive su emittenti private. Dal 1999 risiede in Spagna, a Barcellona, dove per alcuni anni ha fondato e diretto la rivista a diffusione nazionale "Ekò", specializzata nella new economy. Nel 2012 ha creato Leultime20.it, sito dedicato ai temi letterari e culturali. Dal 2018 organizza e presenta l'evento di storytelling motivazionale Leadership Arena con grandi personaggi italiani e spagnoli. Leggere, viaggiare e fare sport sono le sue grandi passioni (dopo i suoi due figli).

Francesca Cresciullo è un talento del cinema. Di una bellezza che non passa inosservata ti aspetteresti di vederla recitare sul set. Invece la sua arte arriva sullo schermo senza bisogno di passare dal camerino perché lei è un’esperta di effetti speciali e la sua specialità è creare i mondi virtuali in cui si muovono gli attori. Tanti i film importanti e le serie di Netflix, HBO o Amazon che portano la sua firma, tra cui l’attesissimo House of the Dragon il prequel di Games of thrones in uscita fra pochi mesi.

Lucana di origine, Francesca Cresciullo oggi vive a Stoccarda e lavora per Pixomondo, una delle compagnie più importanti del pianeta nel settore degli effetti visivi per il cinema, un traguardo conquistato con determinazione e sacrificio. Con l’entusiasmo dei suoi trent’anni, un sorriso solare e grande umiltà, Francesca Cresciullo racconta i suoi inizi, che dalla frazione di Pattano in cui è nata, nel cuore del Parco Nazionale del Cilento (in provincia di Salerno), l’ha portata ad essere una compositing artist di successo.

La mia passione sono sempre state l’arte e il disegno. Purtroppo, non c’era il liceo artistico nella mia zona, perciò mi iscrissi al classico. Arrivata in quarta superiore chiesi il nulla osta per frequentare l’ultimo anno al liceo artistico di Salerno. Un cambiamento che richiedeva molti sacrifici perché, tra treno e autobus, ogni giorno impiegavo quasi due ore ad andare e due a tornare. Ma già allora ero testarda…

La laurea a Brera e il salto nel buio a Vancouver

Francesca CresciulloDopo il diploma Francesca Cresciullo decide di iscriversi all’Accademia delle Belle arti di Brera. Un cambiamento di vita importante per lei che viene dalla provincia e che a Milano non conosce nessuno. Ma è solo il primo passo di una carriera che la porterà ben più lontano. Mentre frequenta il corso triennale di Nuove tecnologie per l’arte, si iscrive anche a un’accademia privata per studiare illustrazione. Nel 2013 si laurea e poco dopo, con il fidanzato e oggi attuale marito con cui condivide passioni e professione, prende la decisione che le cambierà l’esistenza: trasferirsi a Vancouver, in Canada. Spiega la protagonista:

Avrei potuto frequentare altri due anni di specialistica, ma all’Accademia di Brera non c’era un corso su quello che volevo fare realmente. In Italia i canali che mi interessavano non erano ancora sviluppati. Uno dei miei tre fratelli si era trasferito a Vancouver qualche tempo prima e anche se non c’ero mai stata i suoi racconti sulla città mi attiravano. Vancouver è uno dei principali centri mondiali per il cinema, è chiamata la “Hollywood del Nord” e di fatto è un grande set a cielo aperto.

Francesca Cresciullo parte con il fidanzato senza sapere una parola di inglese, senza lavoro ma con tanta voglia di fare. Racconta:

Ho trovato un lavoro come cameriera per potermi mantenere e imparare la lingua. In Canada è difficile ottenere i visti e per fare le richieste occorreva presentarsi agli esami d’inglese. Non è stato semplice. Il resto del tempo lo dedicavo a cercare di entrare nel mondo del cinema. Tante compagnie che io avevo studiato a Brera avevano sede a Vancouver e io andavo spesso a bussare alle loro porte, oppure lasciavo il mio curricuculm alle numerose fiere di settore sperando che qualcuno mi chiamasse.

Francesca Crsciullo
Francesca Cresciullo negli anni della sua vita in Canada
Da cameriera a conversion artist

Francesca Cresciullo tiene duro per due anni e proprio quando le sue convinzioni cominciano a vacillare arriva la tanto attesa opportunità: la Legend 3D, compagnia con sede a Toronto, le propone un ruolo come stereo conversion artist. Racconta la giovane artista:

Si trattava di convertire le immagini dal 2D al 3D. Era il periodo in cui al cinema andava di moda vedere i film con gli occhialini 3D. La società mi mise alla prova con tre giorni di test pratici e per fortuna andò bene. Così mi trasferii a Toronto e dopo un periodo di training realizzai il mio primo film: “The walk” di Robert Zemeckis. Fu un’esperienza stupenda, non potevo credere a quello che stavo facendo, a quello che stavo imparando. Da lì in poi ne arrivarono altri.

Il ritorno forzato in Italia

La “favola” canadese di Francesca Cresciullo si interrompe bruscamente per un problema con il suo visto. Obbligata a lasciare il lavoro, nel 2016 rientra in Italia.

Era un momento difficile per poter avere un visto. Ma io ci tenevo davvero a raggiungere il mio obiettivo e per ottenerlo decisi di chiedere un visto di studio per imparare qualcosa di nuovo. Tra le mie varie passioni c’era sempre stata quella per il design di gioielli, così scelsi di farmi un regalo e di specializzarmi in qualcosa che era rimasto sempre in sospeso.

Grazie al visto di studio Francesca Cresciullo torna a Vancouver e per un po’ lavora per alcune aziende di gioielli, anche se il suo vero obiettivo resta il cinema. Con la sua esperienza e l’inglese ormai fluente bussare alle porte delle compagnie è molto più facile. Ed è così che arriva la prima proposta per due serie di Netflix: Wu assassins e Van Helsing 

Netflix e la vittoria della creatività

Il ruolo per il quale viene la giovane artista viene chiamata questa volta è quello a cui aspira da tempo e che ricopre tuttora: VFX compositor. Un’attività che le regala enormi soddisfazioni perché le permette di dare libero sfogo alla sua grande creatività. Spiega Francesa Cresciullo:

Il compositing è un’arte che si occupa della combinazione di elementi visivi che arrivano da fonti diverse e permette di creare illusioni sceniche. Oggi gli attori girano innumerevoli scene con lo schermo verde o blu. Una volta terminato la fase di recitazione arrivo io, rimuovo tutto quello che è verde e blu e lo sostituisco con scenari, mostri, oggetti, cascate, foreste, qualsiasi cosa… Ovviamente non sono sola. Prima si parla col regista e coi produttori, bisogna capire l’idea che si vuole dare con quella scena e poi si dividono i lavori tra tutto il team.

Una sola missione: divertire il pubblico

A rendere affascinante questa professione secondo Francesca Cresciullo è la possibilità di dare libero sfogo alla propria creatività senza alcun limite derivato da divisioni di razza, nazionalità, lingua o idee politiche:

Dietro a ogni produzione c’è gente di tutto il mondo che lavora per un unico obiettivo: divertire il pubblico. E quando arriva l’ok del regista sei felice perché sai che quella scena che ha richiesto mesi di lavoro la vedranno in tutto il mondo.

Un esempio di scena completamente ricreata grazie al lavoro come VFX compositor di Francesca Cresciullo
Il trasferimento a Stoccarda e House of  the Dragon

Nel 2019 Francesca Cresciullo viene contattata da Pixomondo, grande compagnia nota soprattutto per aver realizzato gli effetti speciali di Trono di Spade, che le propone una posizione in Germania insieme al marito per occuparsi della nuova serie House of the Dragon.

All’inizio ero titubante, ma da fan del genere fantasy, non potevo dire di no. E poi ho sempre avuto un legame forte con la mia famiglia e in Canada sentivo spesso la mancanza dell’Italia. Il sociale è la cosa che mi mancava di più. In Italia siamo bravi a goderci i momenti “di off”, a socializzare, cosa che in Canada nessuno fa. L’idea di andare a Stoccarda mi permetteva di avvicinarmi all’Italia e poi dopo sette anni in Canada avevo anche voglia di sperimentare qualcosa di nuovo.

Poco dopo il trasferimento in Germania la pandemia stravolge tutti i piani e obbliga Francesca Cresciullo a rientrare in Italia per lavorare in smart working. Racconta lei:

Non ho ancora fatto in tempo a imparare il tedesco, per fortuna in azienda si comunica sempre in inglese. Nei nove mesi che sono rimasta a Stoccarda ho potuto apprezzare la città e i tedeschi mi sono sembrati meno freddi di quel che pensavo. Ho avuto esperienze ben peggiori in Canada.

Un sogno da realizzare

In un settore dove la presenza femminile è ancora scarsa, Francesca Cresciullo si muove a suo agio, consapevole di avere sempre qualcosa da imparare. Da qui il suo sogno: portare in Italia l’esperienza accumulata fino ad oggi:

Vorrei portare questo mondo degli effetti speciali in Italia. Perché siamo il più bel paese al mondo e ci manca poco per fare questo passo verso queste nuove tecniche di creazione cinematografica. È un settore che ancora nuovo da noi e vorrei essere una delle prime a svilupparlo.

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