Vive a Barcellona da 24 anni, è avvocato, ma fa l’imprenditore nel settore dei diffusori di profumi per gli ambienti e oggi è un esperto nel marketing olfattivo. Gianfranco Gelardi, 60 anni ben portati, ha alle spalle una lunga carriera in cui la parola chiave è reinventarsi.
Con grande modestia riceve chi lo intervista credendo di non avere nulla di interessante da raccontare. Invece, durante la conversazione emerge il ritratto di una persona che ha saputo affrontare problemi e fallimenti senza mai arrendersi. Un professionista che con grande determinazione ha ricominciato da zero in settori di attività completamenti differenti. Una storia semplice, non di successi stratosferici e società quotate, ma di flessibilità e resilienza, che dimostra che “cadere” non è un’onta e rialzarsi è comunque possibile.
Da avvocato a Napoli a imprenditore a Barcellona
Gianfranco Gelardi studia legge e dopo la laurea lascia Napoli per lavorare come avvocato in una società milanese. Qui conosce la sua futura moglie, una ragazza spagnola di Pamplona. Con lei torna a Napoli dove fa l’esame da procuratore, si sposa e continua a lavorare come avvocato. Complice la moglie, che vorrebbe tornare a vivere nel suo paese natale, il futuro imprenditore comincia a studiare le possibilità di trasferirsi in Spagna per iniziare una nuova vita e nel 1998 fa il grande passo. Racconta:
Decisi di ripartire da zero e trasferirmi a Barcellona come distributore di album fotografici di qualità. Mi piaceva la fotografia e in quel momento c’era mercato perché le foto si stampavano. L’attività andava molto bene, ma dopo qualche anno l’avvento del digitale cambiò tutto e le vendite precipitarono.
Campi da paddle, droni e ambientatori
Gianfranco Gelardi resiste ancora qualche anno ma la crisi economica mondiale del 2008 gli dà il colpo di grazia. Spiega l’imprenditore napoletano:
Dall’apice mi trovai al crollo totale. Vissi alcuni anni molto duri finché ebbi l’idea di portare in Italia il gioco del paddle, all’epoca sconosciuto nel nostro Paese. Io mi ero appassionato a questo sport e proposi ad alcuni centri sportivi italiani di installare un campo. L’idea piaceva ma riuscii a venderne solo uno. Oggi mi do gli schiaffi da solo perché ormai anche in Italia il paddle è diffusissimo. All’epoca c’era molta resistenza e probabilmente per inesperienza mi arresi troppo presto.
Archiviati i campi da paddle Gianfranco Gelardi vede un’opportunità nascente nel settore dei droni e ancora una volta investe risorse ed energie: Racconta il protagonista:
Presi il brevetto di pilota e comprai una piccola flotta per le riprese aeree. Feci società con alcune persone ma l’attività purtroppo durò poco. Nel 2015 mi ritrovai a non avere nulla di concreto in mano. Solo un fallimento dietro l’altro, un divorzio e due figli adottivi.
Provato ma non per questo meno determinato, Gianfranco Gelardi non si arrende. Conosce alcune persone che gli parlano del settore degli ambientatori profumati, di cui non sa assolutamente nulla, e decide di provarci di nuovo.
Avevo già 55 anni e non senza timore andai a bussare alla porta di una piccola società di Barcellona per provare a commercializzare i loro prodotti. Nonostante trovassi che i loro aromi fossero pessimi, riuscivo a venderli perciò pensai di creare una linea mia.
Il successo con Weele
Nel 2016 nasce Weele, un brand da pronunciare “uele” che in spagnolo significa “profuma”. Gianfranco Gelardi racconta così la sua avventura del mondo degli ambientatori che oggi profumano gli ambienti di hotel, negozi, fiere, strutture sanitarie, palestre e musei in tutta Spagna:
Visitai diversi laboratori e cominciai a far produrre le mie prime fragranze a due di loro, uno a Murcia e l’altro in Francia. Oggi Weele, ha venti aromi standard più la possibilità di offrire al cliente profumi personalizzati.
Non mancano gli aneddoti divertenti nel racconto di Gianfranco Gelardi che offre un servizio di marketing olfattivo in tutta Spagna e sul sito aziendale commercializza anche ambientatori per privati:
Ogni tanto capitano richieste curiose e impossibili da soddisfare come quando il Museo erotico di Barcellona mi chiese una fragranza che contenesse il feromone per scatenare i sensi dei visitatori…
Pandemia, crisi e rinascita
Dopo anni di difficoltà finalmente il business di Gianfranco Gelardi decolla, ma nel 2020 la pandemia e il conseguente lockdown che chiude i locali pubblici, principali clienti di Weele, mette di nuovo in crisi l’imprenditore che perde il 70% del suo fatturato. Lui ancora una volta resiste. E il mercato lo premia. Oggi Gianfranco Gelardi dice:
Se mi guardo indietro mi dico che avrei potuto starmene tranquillamente a Napoli e continuare a fare l’avvocato come hanno fatto molti miei ex-colleghi. Ma oggi non li invidio per niente. Ho preferito mettermi in gioco anche se ho pagato prezzi alti sia dal punto di vista personale e professionale.
Le montagne russe della vita hanno dato molte lezioni a questo imprenditore che oggi identifica il suo sogno per il futuro con la tranquillità:
In questi ultimi vent’anni ho dato tutto, forse troppo, e ora voglio continuare a lavorare, perché mi piace, ma non mi interessa raggiungere traguardi economici stratosferici; vorrei solo stabilità e serenità per me e i miei figli e per la mia compagna, che mi è stata molto vicino nei momenti difficili e ha contribuito in modo decisivo alla mia rinascita.