Il cammino vero il successo di una startup non è mai semplice, ma se a percorrerlo sono due donne, mogli e madri, espatriate a Barcellona al seguito dei mariti, manager in altri settori, la storia diventa più avvincente. Concetta Miceli, siciliana di origine ma vissuta a Torino e Manuela Gabriellini, di La Spezia, sono le fondatrici di Sustainaballs, un progetto innovativo che unisce il padel, sport sempre più diffuso non solo in Spagna, alla sostenibilità ambientale.
Legate da una grande amicizia, nata anni fa grazie alla scuola dei figli (quattro Concetta e due Manuela), le due imprenditrici hanno in comune grande determinazione nel conseguire i propri obiettivi professionali, ai quali non hanno mai rinunciato, sebbene abbiano scelto di lasciare le proprie attività professionali in Italia per seguire il percorso professionale dei propri mariti all’estero. Entrambe concordano nell’affermare che in un mondo ancora molto modellato sul maschile, è alla donna (ancor più se ha figli) a cui viene richiesto di mantenere l’equilibrio familiare. Farlo senza rinunciare alla propria affermazione professionale richiede forza di volontà e diplomazia, oltre alla lungimiranza di scegliere un partner che ti supporti nelle tue aspirazioni. Spiega Concetta Miceli:
Sono state proprio queste qualità che ci hanno aiutato a farci spazio nell’ambiente sportivo ancora molto declinato al maschile, nonostante in Spagna, dove viviamo, come in Italia, le donne stiano conseguendo grandi risultati in moltissimi sport, padel compreso.
L’idea: riciclare le palline da padel
Nato tra Messico e Argentina alla fine degli anni sessanta, il “padel tennis” (o più semplicemente pádel in spagnolo) è stato accolto con grande entusiasmo in Spagna, dove ha conquistato sempre più protagonismo nei club e nei tornei locali ed internazionali, attirando molti sponsor e sostituendosi spesso al tennis, rispetto al quale richiede spazi minori.
È proprio in occasione di uno di questi eventi sportivi che Concetta Miceli e il marito, già giocatori di padel, si sono imbattuti in un progetto che subito è sembrato loro molto promettente, tanto da decidere di investire nell’idea e di svilupparla. Così, due anni fa, ha preso vita la società Bown Sport e da lì il progetto Sustainaballs a cui poi si unirà Manuela Gabriellini. La fondatrice racconta così la nascita della start up:
Ci siamo resi conto che le palle utilizzate ogni giorno per allenamento, lezioni o semplice svago sono innumerevoli. L’usura è molto rapida perché le palle cominciano a sgonfiarsi dopo poche sessioni di gioco, tanto che diventa necessario utilizzarne di nuove con grande frequenza. Recuperare la funzionalità delle palle e allungarne la vita con un metodo di ricondizionamento affidabile, che garantisca una resa sul campo equiparabile a quella delle palle nuove, significa avere un enorme impatto sull’ambiente. Quando siamo venuti a conoscenza dell’idea, ci è subito sembrata affasciante proprio per l’aspetto ecologista.
Per rendere il processo più efficiente e riproducibile su ampia scala, le fondatrici si mettono alla ricerca di qualcuno in grado di progettare un macchinario capace di eseguire il processo di rigenerazione previsto da Sustainaballs con un eccellente grado di affidabilità. Grazie al marito di Manuela Gabriellini, ingegnere, vengono individuati i tecnici più adeguati.
Imprenditrici con le… palle
Manuela Gabriellini e Concetta Miceli e all’interno dell’azienda si occupano di aree differenti, anche se come spesso accade nelle startup vale il “tutti fanno tutto”. In linea di principio Manuela cura la comunicazione, gli eventi e le collaborazioni di Sustainaballs con clubs, atleti, associazioni e aziende, mentre Concetta è la parte operativa dell’azienda e si incarica del lavoro commerciale e del mantenimento delle relazioni con i Club di padel. Tra i suoi compiti c’è la supervisione del ritiro dei materiali usati in modo da farli arrivare al magazzino dove verrà avviato il processo di rigenerazione. Racconta Concetta Miceli:
A volte capita che quando vado nei club a ritirare o a portare il materiale, per velocizzare le operazioni mi metto io stessa a movimentare le casse che contengono le palle da padel e in fin dei conti non sono molto pesanti. Molti però mi guardano come se fossi un’aliena. Perché trovano strano che la titolare dell’azienda e in più donna faccia qualcosa di manuale o sollevi pesi per caricare l’automobile.
La diffidenza in quanto donne
Miceli ci spiega che la realtà catalana è abbastanza eterogenea e, per quanto possa apparire anacronistico nelle zone più rurali della regione, una donna, per lo più straniera, non sempre riceve lo stesso trattamento di un uomo. Racconta l’imprenditrice:
Nell’intrecciare nuove relazioni commerciali c’è sempre molta diffidenza; spesso i potenziali clienti mi domandano come sono arrivata fino a loro e se conosciamo qualcuno in comune, come se per fidarsi sia indispensabile essere presentati da un amico. Soprattutto nei primi tempi in cui andavo nei club per presentare i servizi di Sustainaballs, ho notato che la relazione iniziava in maniera più amichevole se ad accompagnarmi c’era un uomo.
Nonostante l’iniziale diffidenza, il progetto Sustainaballs sta riscontrando notevole successo nei club, dove a poco a poco cresce la sensibilità verso abitudini ambientalistiche e di sostenibilità, grazie anche alla collaborazione con atleti e campioni di padel che si sono fatti promotori del marchio e di una nuova mentalità ecosostenibile. L’iniziativa delle due imprenditrici italiane sta riscuotendo il sostegno di molti frequentatori dei centri sportivi: Spiega ancora Concetta Miceli:
Grazie ai numerosi contenitori disponibili fuori dalla pista di gioco per depositare le palle usurate, i giocatori, inizialmente un po’ riluttanti, si sono entusiasmati e collaborano volentieri, consapevoli di quanto possa essere pregiudizievole per l’ambiente il residuo generato dalla loro attività sportiva.
Obiettivo: convincere i giocatori più accaniti
L’obiettivo di Concetta Miceli e Manuela Gabriellini è riuscire a sensibilizzare un pubblico sempre più ampio, specialmente quello dei giocatori più accaniti, che scendono in campo più di una volta a settimana. Spiegano le imprenditrici:
I giocatori più esperti utilizzano palle nuove molto più spesso di quello che possiamo immaginare, addirittura quasi ad ogni partita. Nei club di padel l’uso delle palle nuove è molto più elevato che nel tennis, perché le palle si sgonfiano più facilmente e, perdendo durezza, rimbalzano meno. Per questo è essenziale far comprendere quanto sia importante utilizzare palle rigenerate, considerando che questo incide anche sul volume del residuo generato dallo smaltimento dei contenitori di plastica.
Fedele al principio di totale sostenibilità, la startup di Concetta Miceli e Manuela Gabriellini, si occupa di consegnare le palle da padel che hanno esaurito il loro ciclo di vita, e non sono più ricondizionabili, ad aziende che operano nel settore del riciclaggio di materiali speciali. Lo stesso vale per i contenitori di plastica che possono essere recuperati, puliti e reinseriti nel ciclo di uso delle palle rigenerate. Spiega Concetta Miceli:
Per rendere significativa la riduzione di emissione di CO2, abbiamo voluto prevedere un sistema di distribuzione che fosse virtuoso, in ogni aspetto. La possibilità di rigenerare le palle da padel produce un vantaggio immediato riducendo il numero di palle da smaltire e ritardandone nel tempo la processazione in discarica e un vantaggio sul lungo periodo in funzione dell’emissione di CO2 risparmiata dal trasporto di nuove palle dai luoghi di produzione. Ma anche nel ciclo di distribuzione delle palle rigenerate, volevamo raggiungere un obiettivo che fosse in linea con la nostra filosofia. Per questo abbiamo scelto di utilizzare auto elettriche nella movimentazione dei materiali.
Conciliare business e famiglia
Orgogliose dei traguardi raggiunti in ambito professionale e familiare le due imprenditrici sottolineano l’importanza del sostegno dei loro figli, tutti adolescenti. Spiega Manuela Gabriellini:
I ragazzi sono i nostri più entusiasti promotori: sono stati loro a suggerirci l’idea di creare delle magliette di materiale riciclato con il logo della start-up per promuovere il progetto. È importante che i nostri figli ci vedano non solo come mamme che cucinano o fanno la spesa, ma come parte del motore della famiglia, persone con una professione che ci gratifica e ci dà soddisfazione.
Non solo successo
Come in ogni impresa che faccia innovazione, non tutto è sempre in discesa. Per un grande marchio di fabbricanti di palle da tennis e padel che ha accolto con entusiasmo l’idea delle due imprenditrici e ha deciso di sponsorizzare Sustainaballs, ci sono altri grandi produttori che stanno cercando di ostacolare l’iniziativa, disincentivando i club ad aderire ai loro servizi. Per questa ragione e non solo, Sustainaballs sta lavorando a un progetto volto a promuovere eventi a tema ambientale, con lo scopo di sensibilizzare numeri sempre maggiori di persone verso il recupero e il ricondizionamento dei materiali sportivi, e nello specifico delle palle da padel.
Fortunatamente le idee non ci mancano e le persone stanno cominciando a capire l’importanza di adottare stili di vita che preservino l’ambiente, mettendo in pratica comportamenti sostenibili in ogni settore, compreso quello dello sport. Ne trae vantaggio il portafogli e soprattutto il nostro pianeta.