Si è appena conclusa l’edizione 2024 del GSMA Mobile World Congress (MWC), che tra il 26 e il 29 febbraio ha portato a Barcellona migliaia di professionisti dell’innovazione provenienti da tutto il mondo. Una finestra straordinaria sul futuro, seconda solo al Consumer Electronics Show (Ces) di Las Vegas in quanto a soluzioni high-tech. Un’edizione da record quella di quest’anno, con più di 2.400 espositori, 1.100 relatori e ben 101 mila visitatori, numeri vicini a quelli pre-pandemia (erano stati 109 mila nel 2019).
Considerata la più importante Fiera internazionale dedicata alla telefonia mobile e ai settori collegati, il Mobile World Congress 2024 ha presentato molteplici novità, tra le quali l’Internet of things (IoT) e l’Intelligenza Artificiale hanno giocato un ruolo da protagoniste. Persino i Mossos d’Esquadra (la polizia catalana) è stata presente con uno stand proprio in cui ha presentato i metodi investigativi più rivoluzionari basati sull’ IA, come uno speciale zaino per le indagini balistiche, capace di esaminare ogni superficie e identificare immediatamente il tipo di proiettile e la distanza da cui è stato sparato, oppure un drone autonomo che verrà utilizzato per vigilare il porto di Barcellona.
La salute è uno dei settori in cui l’IA trova più applicazioni, come il robot presentato dal Centre Tecnològic de Catalunya, capace di dialogare coi pazienti utilizzando un linguaggio naturale, con l’obiettivo di assitere anche emotivamente le persone dipendenti o sole.
Le aziende che ogni anno partecipano al Mobile World Congress provengono da ogni parte del mondo e tra gli stand quest’anno si è notato il massiccio ritorno del pubblico asiatico, mentre la presenz femminile continua ad essere esigua arrivando soilo al 26%.
La presenza italiana al Mobile World Center
ItalianiOvunque è andato a curiosare tra gli immensi padiglioni del World Mobile Congress 2024, con un occhio di riguardo per le novità italiane. Tra le proposte più divertenti quella di Rhea, società di vending fondata da Aldo Doglioni Majer nel 1960, tra i maggiori produttori di distributori automatici personalizzati al mondo. Con sede e produzione in provincia di Varese, filiali estere in 9 paesi, Rhea è considerata una vera eccellenza del Made in Italy e al MWC Rhea si è presentata con Barista on Demand, un distributore di caffè che non ha nulla delle classiche macchinette a cui siamo abituati, perché unisce guida autonoma, Intelligenza Artificiale, IoT e automazione. Si tratta di un veicolo senza conducente, che utilizza i Big Data per adattare il proprio tragitto in base alle abitudini quotidiane della comunità in cui è inserito, è capace di fermarsi in prossimità delle persone, le quali interagiscono con l’avatar del coffee expert Andrea Lattuada, generato con l’intelligenza artificiale, per scegliere la ricetta di caffè preferita.
“In Cina, dove la guida autonoma è già realtà, stiamo dialogando con diverse città, tra cui Shenzhen, la più importante per l’innovazione e la tecnologia, per la messa in strada di Barista on Demand già nei prossimi mesi. In attesa di una normativa sulla circolazione stradale dei veicoli senza conducente anche in Europa, per ora stiamo aprendo tavoli di collaborazione con aziende del mondo mobile, social e applicativo per opportunità di co-innovation e co-selling” ha spiegato Andrea Pozzolini, CEO di Rhea.
Le aziende riunite nello stand Italia dell’Ice di Madrid
Sono trenta le startup e le piccole-medie imprese taliane che hanno esposto al Mobile World Congress 2024, all’interno di un unico stand promosso dall’Ice di Madrid, inaugurato il primo giorno di fiera dal Console Generale italiano a Barcellona, Emanuele Manzitti e dal Consigliere Economico e Commerciale dell’Ambasciata italiana a Madrid, Roberto Nocella. Inserito nel padiglione 4YFN (four years from now) dedicato proprio alle startup, settore della kermesse in grande crescita, che quest’anno ha festeggiato un lustro di vita, lo stand italiano ha promosso la tecnologia made in Italy con proposte diversificate.
Tra queste, nomi già affermati come Abinsula (di cui Italianiovunque si era già occupato anni fa in questo post) fondata in Sardegna nel 2012, oggi uno dei principali player italiani nelle soluzioni Embedded, IoT, Web e Mobile con una forte proiezione internazionale e Iubenda, società made in Italy che oggi serve più di 80.000 clienti in oltre 100 paesi e che permette alle imprese clienti di crere la documentazione necessaria per essere conformi alla legge in materia di GDPR e Privacy Policy.
Tanta innovazione tra le startup italiane
Tra le startup italiane che hanno riscosso attenzione e curiosità spicca Domethics, già premiata agli “Innovation Awards” 2022 e 2024 al Ces di Las Vegas, società specializzata nei prodotti e servizi per l’IoT, capaci di migliorare la vita quotidiana delle persone attraverso soluzioni di smart-home, telemedicina, e benessere generale. Tra i suoi prodotti più emblematici Carepet, uno speciale tappetino capace di monitorare la salute degli animali domestici anche a distanza e di trasmettere dati essenziali al veterinario.
Interessante anche la proposta di Graffiti for Smart City, che si propone di installare mosaici decorativi intelligenti o “smartwall” sulle pareti delle città, capaci di fornire ai citttadini una serie di servizi attraverso il cellulare, oppure quella di A.I. Tech, azienda milanese che progetta e realizza soluzioni di Intelligenza Artificiale nel settore della video analisi intelligente, capaci di aumentare la sicurezza delle città monitorando pedoni, veicoli, parcheggii, ambiente e gestendo sistemi di trasporto.
La lista delle proposte italiane è lunga e variegata e dimostra le grandi potenzialità del nostro Paese anche in tema tecnologico. Anche questo è Made in Italy.