professoressa d'imprenditoria
Professoressa d’imprenditoria: Alessandra Cocito, un’italiana molto social a Parigi
Patrizia La Daga

Patrizia La Daga

Giornalista milanese, co-fondatrice di ItalianiOvunque.com. Si è sempre occupata di temi economici, sociali e culturali e ha condotto trasmissioni televisive su emittenti private. Dal 1999 risiede in Spagna, a Barcellona, dove per alcuni anni ha fondato e diretto la rivista a diffusione nazionale "Ekò", specializzata nella new economy. Nel 2012 ha creato Leultime20.it, sito dedicato ai temi letterari e culturali. Dal 2018 organizza e presenta l'evento di storytelling motivazionale Leadership Arena con grandi personaggi italiani e spagnoli. Leggere, viaggiare e fare sport sono le sue grandi passioni (dopo i suoi due figli).

A soli ventiquattro anni era già professoressa d’imprenditoria all’Università Sciences Po di Parigi, dove insegna tuttora, e a venticinque, nel 2014, ha fondato (da sola e senza fondi di investimento) la sua startup, Find your CM, una realtà che a oggi fattura 210 mila euro. Alessandra Cocito, 29 anni, torinese residente a Parigi dal 2008, è una che brucia le tappe e non sbaglia un colpo.

Come questa italiana, che parla quattro lingue e insegna ad allievi poco più giovani di lei, sia arrivata a collezionare tanti successi in così poco tempo lo si intuisce dopo pochi minuti di conversazione. Si nota che è abituata a spiegare ai suoi studenti come si fa business e soprattutto a mettere in pratica quello che dice. Racconta la stessa Alessandra Cocito:

Sono arrivata a Parigi nel 2008 per un Erasmus alla Sorbona come studentessa di lingue e letterature straniere. In Francia ho trovato l’amore e il lavoro perciò sono rimasta. Tornavo a Torino solo per dare gli esami. Dopo la laurea mi sono iscritta prima al master in comunicazione e marketing dell’Università Sciences Po e poi a quello in imprenditoria all’ESCP.

Da studentessa a professoressa d’imprenditoria

È da questa esperienza formativa che nasce l’idea di un corso in imprenditoria un po’ diverso da quelli che andavano per la maggiore qualche anno fa. Alessandra Cocito lo presenta per la prima volta al direttore dell’incubatore di Sciences Po, che non solo lo apprezza, ma le propone anche la docenza. Spiega la giovane professoressa d’imprenditoria:

I corsi d’imprenditoria che avevo frequentato io erano sempre affollati e molto teorici. Riuscivano a farti venire voglia di essere imprenditore, ma non ti davano strumenti pratici. Così ho “inventato” il mio corso, rivolto a qualunque studente dal primo all’ultimo anno di master. 

Alessandra Cocito con i colleghi di Sciences Po a Stanford per il STVP Faculty Fellows Program (una specie di Erasmus per prof d’imprenditoria)

Inizialmente ad Alessandra Cocito e ai suoi allievi viene assegnata una saletta dell’incubatore, ma in breve il corso diventa uno dei più apprezzati ed ambiti dagli studenti.

A sessanta iscritti blocco le iscrizioni e ne seleziono circa 28 a semestre. I gruppi sono interdisciplinari, ci sono studenti di finanza, giornalismo, marketing etc, e il lavoro passa dal brainstorming di idee imprenditoriali all’identificazione di un target, fino a una fase di startup, con la creazione di un sito, un logo… In un semestre si riesce a creare una realtà con una presenza online, a volte anche già con qualche cliente o partner.

Il fatto di essere quasi coetanea dei suoi studenti per Alessandra Cocito è un vantaggio in termini di credibilità. Le discipline che tratta, infatti, sono recenti e in costante evoluzione e non ammettono i tradizionalismi del passato.

Da studentessa mi è capitato di avere docenti di 50 o 60 anni, che certamente avevano molta esperienza, ma erano piuttosto anacronistici perché insegnavano l’imprenditoria di trent’anni fa e avevano poca dimestichezza con gli strumenti digitali. Io mi faccio dare del tu dagli studenti, il mio corso è molto moderno, direi “giocoso”. Organizzo vari atelier e uso anche l’acroyoga per selezionare i candidati. Questo perché un’altra delle mie passioni è legata al mondo artistico. Da anni mi dedico alla danza, al canto e al teatro.

Generazione “slasher”,  i giovani pluriattivi
professoressa d'imprenditoria
La professoressa d’imprenditoria Alessandra Cocito in versione ballerina, durante uno shooting di street dance

L’applicazione di discipline artistiche o sportive al campo professionale è solo una delle manifestazioni che caratterizzano il nuovo approccio dei giovani al mondo del lavoro, un approccio basato sulla pluralità dei ruoli e talvolta sulla trasformazione degli hobby in attività monetizzabili. Peculiarità che in Francia identificano i cosiddetti slasher (slash in inglese indica la barra obliqua, ovvero il carattere tipografico che separa le parole quando si scrive).

La stessa Alessandra Cocito, professoressa d’imprenditoria/imprenditrice/artista, si sente ben rappresentata da questa nuova generazione di persone pluriattive:

Non tutti gli studenti hanno una vocazione o le idee chiare sin dall’inizio, questo è importante dirlo ai giovani in cerca della propria strada. Le scelte si fanno lungo il cammino ed è possibile imparare a conciliare diverse attività. Io appartengo al “movimento” slasher. Ho fondato una compagnia no profit che si chiama slash/art. Siamo una ventina di artisti, di tutte le discipline. Mischiamo le arti e facciamo molti spettacoli a Parigi.

L’imprenditrice che trova i Community Manager

A rendere estremamente interessante la storia di questa dinamica italiana in Francia è anche, e forse soprattutto, il suo profilo imprenditoriale, culminato nella creazione di una società assolutamente innovativa: Find your CM, dove le lettere C ed M stanno per Community Manager. Spiega Alessandra Cocito:

La figura del community manager pochi anni fa non esisteva, molte aziende non hanno al loro interno persone preparate per affrontare con competenza i social network. Mentre studiavo ho lavorato anche come community manager, guadagnavo più di mille euro al mese per creare qualche post su Facebook, Instagram o seguire un evento su Twitter. I miei amici quasi non ci credevano! Questo mi ha insegnato che è importante per un’azienda avere un community manager competente nel suo settore di attività, così ho pensato di trovarli io per i clienti. Find your CM fa proprio questo: trova il professionista più adatto per ogni esigenza.

La startup di Alessandra Cocito dispone di community manager freelance preparati per soddisfare le necessità di aziende che operano nei settori più diversi, ma non solo. Oltre ad “affittare” questi professionisti per periodi più o meno lunghi, Find your CM si occupa anche della formazione dei community manager interni alle aziende stesse.

Siamo un organismo di formazione riconosciuto dallo Stato francese e questo per le grandi aziende è importante. Ai grossi gruppi non si può chiedere di esternalizzare i community manager, ma si può proporre di formarli. Un esempio: abbiamo lavorato con uno dei più importanti canali Tv francesi e abbiamo scoperto che avevano oltre 250 account social perché tutti facevano quello che volevano, senza consultarsi con gli altri. E infine offriamo anche pura consulenza per chi è in cerca di una strategia.

Find your CM ha clienti soprattutto in Francia, tra i quali colossi come Volkswagen, Samsung o Yves Rocher, ma anche a Londra e in Italia, dove però il ruolo del community manager è meno sviluppato e piuttosto sottopagato.

Il grande successo della startup è di certo la conquista più rilevante nel nutrito curriculum professionale di questa professoressa d’imprenditoria che, sposata da un anno con un ragazzo francese (lo stesso dell’Erasmus per la cronaca), ha saputo organizzare la sua esistenza in modo da non rinunciare alla sua italianità. Dice Alessandra Cocito:

Mi mancano molto la famiglia e gli amici perciò sono riuscita ad organizzarmi per tornare a Torino sei giorni al mese. 

A questo punto viene spontaneo chiedersi quale sarà il prossimo bersaglio centrato di questa  giovane  imprenditrice/professoressa/artista. Lei, con l’immancabile entusiasmo che la contraddistingue, rivela:

Diventare mamma!

Tanti auguri.

ALTRI ARTICOLI