Bruno Grande, l’imprenditore che promuove il made in Italy in Svizzera
Greta Antonelli

Greta Antonelli

Napoletana di nascita e toscana d'adozione, Greta Antonelli ha vissuto a Ginevra e da poco si è trasferita a Losanna, dove lavora come responsabile comunicazione e marketing. Amante dell'Italia, ma ben integrata nella comunità locale, è l'Ambasciatrice di ItalianiOvunque.com in Svizzera.

Il made in Italy in Svizzera ha il nome e il volto di un imprenditore piemontese che dal 2017 promuove l’abbigliamento da uomo di alta gamma realizzato esclusivamente da selezionati artigiani italiani. Si chiama Bruno Grande ed è il fondatore di KA/NOA Italia.

Per trovarlo basta fare una passeggiata per le vie di Losanna, nel caratteristico quartiere del Flon, dove il suo negozio si fa notare per le vetrine dal sapore tutto italiano. Originario della provincia di Cuneo, classe 1974, Bruno Grande si definisce così :

Sono una persona normale, ma anche un pazzo scatenato, un gran lavoratore dal cuore di un sognatore. Credo nel made in Italy e ho cercato di realizzare il mio sogno di promuoverlo in Svizzera come imprenditore.

Ka/Noa
Dal Piemonte a Monaco fino a Losanna

Dopo gli studi a Cuneo, Grande trova un’opportunità di lavoro che gli permette di trasferirsi nel Principato di Monaco dove lavora per l’Associazione internazionale delle Federazioni di Atletica Leggera.

Per colpa, o grazie (dipende dai giorni) a quella che poi diventerà sua moglie, Valerie, nel 1999 si trasferisce in Svizzera dove continua a lavorare nel mondo dello sport e nel campo della ristrutturazione industriale. Dal 2000 al 2005 è Responsabile Eventi in Swatch, per poi diventare Direttore Marketing della Federazione internazionale di volleyball e passare a dirigere vari marchi nel nell’ambito dell’orologeria. È proprio grazie a questa esperienza lavorativa, che lo obbliga a frequenti viaggi, che Bruno Grande amplia il suo bagaglio culturale e osserva il mondo con una lente di ingrandimento un po’ diversa.

Sostenitore della formazione continua, tra il 2000 ed il 2016, con sacrificio, perché in parallelo alle giornate lavorative, si dedica a completare parte della sua formazione nel marketing e nella comunicazione presso quotate scuole di Losanna. L’idea che cambierà il percorso professionale di Bruno Grande non nasce dall’oggi al domani, ma è legata alla sua infanzia. Racconta l’imprenditore :

Erano 20 anni che pensavo a questo progetto, perché mio papà era sarto per passione e la domenica pomeriggio la passavo con lui davanti alla macchina da cucire, quelle vecchie a pedale, che oggi sono definite vintage. Questo mi ha permesso di crescere con il made in Italy in testa e di avere un’ ampia conoscenza dei tessuti. Tutte nozioni che sono rimaste radicate, per fortuna, dentro di me, fino a quando, a causa del lavoro mi sono trovato a viaggiare per circa 200 giorni all’anno, lontano dalla mia famiglia, dai miei cari, e quindi mi sono trovato a riflettere.

Dal bisogno personale all’idea di business

 È proprio il viaggio il fattore scatenante che permette a Bruno Grande di passare dall’idea all’azione.

La mia esigenza primaria era quella di preparare la valigia in cinque minuti. Perché viaggiando cosi tanto era indispensabile non avere valigie pesanti. Per non registrare mai il bagaglio dovevo avere un «guardaroba mobile» dove tutti i capi potessero essere mixati nel miglior modo possibile ed in poco tempo. Il concetto fondamentale è quello offrire un guardaroba che partendo da pochi modelli permetta di creare moltissime combinazioni. 

Tra uno scalo ed un altro, Bruno Grande mette a punto l’idea di KA/NOA Italia, nome che rispecchia il desiderio di trovare una continuità familiare fra il ricordo del padre ed il futuro, rappresentato dai figli dell’imprenditore piemontese, Kaia e Noah che danno il nome al brand. Una sorta di link virtuale fra generazioni, come spiega lo stesso Bruno Grande :

Quattro classi, la mia, quella di mio padre (del 1936) e quelle dei miei figli (2003 Noah e 2006 Kaia) che oggi sono legate grazie a questo progetto. 

Ka/NOA
Foto: David Carlier
La nascita di Ka/NOA

Costituire una società in Svizzera, a detta dell’imprenditore italiano, è un’operazione piuttosto semplice. Il sistema funziona bene e questo è un vantaggio importante per chi vuole  intraprendere. Per questo Bruno Grande nel 2017 apre il primo punto vendita KA/NOA a Losanna e oggi la società è in espansione con altre due aperture all’attivo a Zurigo e Crans-Montana. A contraddistinguere l’attività di quest’azienda è la ricerca della produzione made in Italy al 100% di ogni componente dei suoi capi, dal filo all’etichetta (oggi una realtà rara).

Ka/NOA
Foto: David Carlier

Bruno Grande si dedica in prima persona e con molto sacrificio al suo progetto recandosi frequentemente in Italia alla ricerca degli artigiani migliori a cui affidare la produzione dei propri capi. Ma non tutto è sempre cosi semplice. Spiega l’imprenditore :

L’ostacolo più complesso, a volte è far capire al consumatore il perché di alcune scelte che condizionano inevitabilmente il prezzo finale. KA/NOA non vuole essere un brand elitario, ma piuttosto un brand di comprensione, per chi capisce appunto che il messaggio che si vuole trasmettere è quello di alimentare le nostre splendide realtà italiane fatte di tanti produttori di grande qualità. Ovviamente il tessuto fa la differenza, ma soprattutto anche la possibilità di raccontare tutto quello che c’è dietro al prodotto. Ogni artigiano che lavora con noi ha una sua storia, spesso familiare come la mia, e il cliente una volta toccato con mano il tessuto, il capo finito, ne rimane positivamente colpito.

 KA/NOA utilizza tutte filature che provengono dal Piemonte e dalla Lombardia, mentre per il confezionamento uno dei centri di eccellenza è la città di Parma e la sua provincia; Vicenza per quanto riguarda la lavorazione della pelle e Bergamo per tutte le rifiniture.

Ma la mia città del cuore resta Alba, dove sono cresciuto, una piccola realtà dove si vive bene, c’è una qualità della vita simile alla Svizzera e dove grandi aziende italiane, come la Ferrero, hanno dato la possibilità a tanti di aprirsi verso il mondo, grazie al tartufo, al vino e alle tante belle iniziative legate a questa zona.

Amici eccellenti come Patrick Dempsey
KA/NOA
L’attore Patrick Dempsey. Foto: Georges Biard

Il brand di Bruno Grande, oltre che essere 100% made in Italy si caratterizza per la facilità di abbinamento dei capi, ovvero per il concetto secondo il quale tutto deve stare bene con tutto. Una caratteristica apprezzata anche dai diversi clienti “vip” che a KA/NOA non mancano. Uno di questi è Patrick Dempsey che lo scorso gennaio diversi media annunciavano come nuovo socio del gruppo italiano. Un’operazione che per il momento non si è concretizzata, anche se l’attore americano resta un amico personale di Bruno Grande e del suo brand. Spiega l’imprenditore:

Questi personaggi non sono da definirsi come degli ambasciatori perché per ora non abbiamo la capacità e la potenza finanziaria per poter poterceli permettere. Però abbiamo degli amici che supportano il brand comprandolo e che ci vogliono bene.

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